Nero vince, Rosso perde

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Chi ha detto che la Ferrari sia la miglior macchina del 2017? I tecnici, gli addetti ai lavori, i giornalisti più accreditati, gli esperti del settore. Ma può la miglior macchina non vincere? Può essere surclassata da metà stagione in poi, aver problemi di affidabilità e non strappare più una vittoria? Così pare.

Noi non vogliamo addentrarci nei meandri delle specifiche tecniche secondo cui la Ferrari risulti, al momento, la vettura più completa e meglio bilanciata, ma risulta difficile credere fino in fondo a questa storia. Non tanto perché se sei il più forte i risultati debbano venire in automatico, ma perché se vieni surclassato sia in qualifica che in gara allora c’è poco da girarci intorno: non sei la miglior macchina.

Eppure fino a un certo punto della stagione il progetto tecnico di Maranello è apparso decisamente più valido rispetto a Mercedes e Red Bull. Poi la musica è cambiata, un po’ per alcune scelte di regolamento, un po’ per alcuni eventi negativi in pista. Ma la storia della “miglior macchina” ha continuato a farla da padrona anche quando i weekend di gara ci dicevano altro.

Prendere più di mezzo secondo dalle frecce d’argento di Stoccarda e annaspare per accaparrarsi la prima fila non è da migliore, piuttosto è essere appena dietro al migliore. Tra l’altro, il cavallo di razza si vede al traguardo finale e il cavallino rampante rosso fuoco allla bandiera a scacchi, a volte, non è neanche arrivato. Anche sotto questo aspetto si giudica chi sia il più forte.

Essere i più veloci il venerdì, per esempio, conta poco se non nulla e spesso abbiamo visto come le Red Bull fossero da primato netto alla chiusura delle prime due sessioni di Prove Libere, per poi deludere la domenica. Cosa successa ai due piloti ferraristi in diverse occasioni. Certo, tra Singapore e Giappone (con in mezzo la Malesia) la sorte non ha certo sorriso alla squadra capitanata da Arrivabene ma, dritta o storta che viene, noi abbiamo sempre sposato la legge del: “è il migliore chi si aggiudichi la vittoria finale”.

E allora se è vero che la guidabilità della Ferrari sia superiore alle altre e che sia la vettura con equilibrio maggiore tra aerodinamica e potenza espressa dalla power unit, lo è altrettanto che a vincere il mondiale costruttori sia stata la Mercedes, con tre gare di anticipo. E che a Hamilton manchino tre soli punti per aggiudicarsi il mondiale piloti. I premi sono finiti, e allora riproponiamo la domanda, in altra forma: “Qual è la macchina migliore?”.

 

Vito Coppola
Vito Coppola
Telecronista e opinionista radio/TV, già a SportItalia e addetto stampa di diverse società. Non si vive di solo calcio: ciò che fa cultura è la fame di sapere, a saziarla il dinamismo del corpo e del verbo.

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