Europei Under 21 2017 – Pollersbeck ipnotizza Redmond: Germania in finale, Inghilterra piegata ai rigori

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Il primo scontro fra titani delle semifinali degli Europei Under 21 se lo aggiudica la Germania per 6-5 ai calci di rigore. Partita bellissima e sempre in bilico: 2-2 dopo 120 minuti, con Selke che portava in vantaggio i tedeschi nel primo tempo, poi subito Gray per l’1-1. Nella ripresa Abraham completava la rimonta britannica, ma Platte ristabiliva la parità, almeno fino ai rigori. Dal dischetto decisivo l’errore di Redmond che consegna ai tedeschi il pass per la finale di Cracovia.

I Leoni partono bene sul piano dell’intensità e al 7′ Gray ha già il pallone dell’1-0, ma Pollersbeck ci mette la manona. I tedeschi provano a far possesso, ma gli inglesi sembrano più incisivi, soprattutto sulle fasce: al 18′, da un piazzato battuto da Ward-Prowse dalla destra, Abraham è dimenticato dalla difesa teutonica, ma la sua zuccata è centrale. Fin qui, solo Inghilterra, ma è questione di tempo, perché la Germania non si scompone e pian piano prende le misure all’avversario, creando qualche grattacapo dalle parti di Pickford. Soprattutto a destra, Toljan e Philipp provano la conclusione, ma peccano nella mira. Allora ci pensa Selke, al 35′, a incornare come meglio non si potrebbe il cross di un inesauribile Toljan. Il vantaggio dura poco, perché nel momento migliore dei tedeschi, viene fuori l’orgoglio britannico: sugli sviluppi di un angolo, Chambers ci prova due volte, ma è murato dalla difesa avversaria, allora arriva Gray, che da pochi passi batte Pollesbeck.

La partita è divertente e aperta: entrambe le squadre si affacciano nella metà campo avversaria. Al 50′, però, i ragazzi di Boothroyd completano la rimonta: Hughes si beve Gnabry e mette al centro per Abrahm. È più facile far gol che sbagliare e l’Inghilterra si ritrova sopra. La Germania sembra accusare e deve rinunciare a Selke per infortunio, ma forse questa è la sua fortuna, perché il suo sostituto, Felix Platte, al suo esordio con l’Under 21, dopo sette minuti dal suo ingresso in campo trova il pareggio: grande torsione di testa e Pickford K.O. Ennesimo ribaltone sul piano emotivo e del risultato: adesso è la giovane Mannschaft a schiacciare gli inglesi, che devono ringraziare Pickford, impeccabile nell’uno contro uno con Gnabry. Le emozioni non mancano fino al novantesimo e oltre, ma servono i supplementari per decretare la prima finalista del torneo.

La stanchezza la fa da padrona, ma la Germania comunque gioca meglio e prova a fare la partita, anche grazie alla verve del neo entrato Amiri, che prova a seminare il panico nella difesa avversaria, arrivando più volte alla conclusione e al cross. Nel secondo tempo è clamorosa l’occasione fallita proprio da Amiri, che non arriva per un soffio sul pallone teso messo dal solito Toljan. Il fortino inglese regge e si va ai calci di rigore, dove però trionfa la Germania. Decisivo Pollersbeck, che para due rigori ad Abraham e soprattutto quello decisivo a Redmond.

INGHILTERRA-GERMANIA 2-2 (1-1) – 5-6 d.c.r.

Inghilterra (4-4-2): Pickford 6.5; Holgate 5.5 (106′ Iorfa sv), Chambers 6.5, Mawson 5.5, Chilwell 6; Ward-Prowse 7, Hughes (86′ Swift 6), Chalobah 5.5 (66′ Murphy 6), Gray 6.5 (73′ Redmond 5.5); Baker 5, Abraham 6.5. A disp.: Gunn, Mitchell, Stephens, Targett, Holding, Hause, Grealish, Woodrow. All.: Boothroyd 6.5.
Germania (4-1-4-1): Pollersbeck 7; Toljan 7, Jung 5.5 (80′ Kehrer 6), Kempf 5.5, Gerhardt 6; Haberer (102′ Kohr sv); Philipp 6, Meyer 6, Arnold 6.5, Gnabry (87′ Amiri 6.5); Selke 6.5 (63′ Platte 7). A disp.: Schwäbe, Vlachodimos, Anton, Stark, Dahoud, Klünter, Weiser, Öztunali. All. Kuntz 6.5.
Arbitro: Gediminas Mažeika (Lituania).
Marcatori: 35′ Selke (G), 41′ Gray (I), 50′ Abraham (I), 70′ Platte (G).
Note – Ammoniti: Hughes, Chilwell, Holgate (I); Selke, Gnabry, Kempf (G).
Sequenza rigori: Arnold (G) GOL, Baker (I) GOL, Gerhardt (G) PARATO, Abraham (I) PARATO, Philipp (G) GOL, Chilwell (I) GOL, Meyer (G) GOL, Ward-Prowse (I) GOL, Amiri (G) GOL, Redmond (I) PARATO.

Francesco Cucinotta
Francesco Cucinotta
Sardo di origini sicule, ama il calcio dalle “notti magiche” di Italia ’90. Laureato in Comunicazione con una tesi sulla lingua del calcio e pubblicista dal 2010. Per anni inviato al seguito del Cagliari Calcio per Radio Sintony.

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