Confederations Cup 2017: al Brasile l’ultima edizione

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La Confederations Cup, il torneo riservato alle Nazionali campioni delle rispettive federazioni (oltre al paese organizzatore e al paese campione del mondo) che si svolge durante l’anno precedente al Mondiale, giunge alla sua decima edizione, la quarta secondo la formula attuale. A questa edizione prenderanno parte i padroni di casa della Russia assieme a Nuova Zelanda, Portogallo, Messico, Camerun, Cile, Australia e Germania. Da sottolineare l’assenza dei campioni in carica del Brasile.

Come da regolamento, le otto finaliste saranno divise in due gironi: le prime due di ogni gruppo si qualificheranno alle semifinali da cui usciranno i nomi delle due squadre che si contenderanno il titolo nella finalissima del “Krestovski Stadium” di San Pietroburgo del prossimo 2 luglio. La competizione si svolgerà in quattro città: San Pietroburgo, Mosca (che ospiterà la finale per il terzo posto), Kazan e Sochi.

Nel tempo, le modalità di partecipazione e di svolgimento del torneo si sono modificate. La prima edizione fu organizzata nel 1992 in Arabia Saudita col nome di Coppa re Fahd in onore del re e primo ministro del paese arabo che aveva ideato il torneo al quale partecipavano prima quattro e poi sei squadre. Dal 1997 è stata la Fifa ad occuparsi dell’organizzazione della coppa, portando a otto il numero delle partecipanti, seguendo lo schema attuale.

Fino all’edizione del 2005, la Confederations Cup continuerà a svolgersi ogni due anni, mentre da questa data in poi il massimo organo calcistico mondiale ha deciso di alzare a quattro anni la soglia di svolgimento della competizione. Nel computo delle vittorie, il Brasile guida questa speciale classifica con quattro successi; i verdeoro, vincitori delle ultime tre edizioni e campioni in carica dopo aver vinto anche sul proprio terreno quattro anni fa (ma che non saranno presenti in Russia per difendere il titolo), precedono nell’albo d’oro la Francia, ferma a quota due, mentre Argentina, Danimarca e Messico hanno vinto una sola edizione.

Per quanto riguarda l’Italia, la nazionale azzurra ha partecipato due volte alla manifestazione – la prima in Sud Africa nel 2009, quando la selezione italiana giocava da campione del mondo. L’avventura della squadra allenata da Marcello Lippi si concluse in fretta: dopo aver vinto all’esordio contro gli Stati Uniti, le sconfitte contro Egitto e Brasile (che poi avrebbe vinto il torneo) sancirono l’eliminazione alla fase a gironi, anticipando di un solo anno la magra figura che gli azzurri faranno l’anno dopo nel mondiale sudafricano. Più fortunata l’esperienza in Brasile quattro anni dopo: gli azzurri, qualificati per aver concluso gli Europei del 2012 al secondo posto dopo la finale persa con la Spagna, conclusero al terzo posto a seguito della vittoria contro l’Uruguay nella finalina.

 

Massimiliano Ribolli
Massimiliano Ribolli
Vicentino, classe '96, calcisticamente legato al Vicenza e al Southampton, appassionato di (quasi) tutto ciò che è sport, di tecnologia e del buon cibo. Aspira a fare della propria passione un lavoro.

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