Europa League, semifinali: Manchester United e Ajax volano in finale

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L’edizione 2016/2017 della UEFA Europa League vedrà una finale di gran prestigio. A Stoccolma infatti si sfideranno due colossi del calcio europeo: niente meno che Manchester United e Ajax. Nella nuovissima Friends Arena di Solna, casa dell’AIK inaugurata nel 2012, scenderanno in campo sette Champions League e più in generale diciassette titoli internazionali per club. Starà ai due condottieri José Mourinho e Peter Bosz stabilire chi si metterà in bacheca il diciottesimo, in una partita che si preannuncia spettacolare e che sarà la quinta gara ufficiale tra le due formazioni, uscite da esse con due vittorie ciascuna.

Per i lancieri sarà la prima finale in una competizione UEFA dalla Champions League 95/96, quando persero ai rigori contro la Juventus a Roma. Per i red devils invece i ricordi di una finale sono più vicini, ma allo stesso modo poco piacevoli, dato che uscirono sconfitti da Wembley nel 2011, schiacciati 3-1 dal Barcellona di Guardiola. Concludendo con le statistiche, sarà la quattordicesima apparizione di un’inglese in una finale di Coppa UEFA/Europa League, sarà invece la settima volta di una contendente olandese.

Passando alle partite, sia il Celta che il Lione dovevano compiere due imprese: i ragazzi di Berizzo dovevano uscire vincitori dall’Old Trafford, mentre i francesi dovevano giocare una partita perfetta per recuperare il sonoro 4-1 di Amsterdam. Entrambe le squadre arrivano vicine al sogno, ma si fermano a una sola rete dal realizzarlo.

A Lione parte bene l’Ajax, che si porta in vantaggio al 27′ grazie a Dolberg, che chiude il duetto con Younes superando brillantemente Lopes. Poi sale in cattedra Lacazette, che negli ultimi due minuti del primo tempo ribalta il risultato: prima spiazza Onana su calcio di rigore, poi appoggia in rete il taglio di Fekir, bravo a liberarsi al cross dopo una disattenzione di Viergever. A dieci dalla fine arriva anche il gol di Ghezzal, ma serve solo a mettere paura ai lancieri, che passano il turno in virtù del 4-1 di Amsterdam dopo una grande sofferenza dettata anche dall’espulsione di Viergever.

Spettacolo ed emozioni anche nell’altra semifinale: Rashford stavolta si traveste da uomo assist e piazza un cross perfetto sulla testa di Fellaini, che buca il portiere eludendo la marcatura allegra di Hernández. Berizzo si gioca tutte le carte dalla panchina e perviene al pareggio con Roncaglia, ma non basta. Finale incandescente con un doppio rosso all’argentino e al centrale dei red devils Bailly.

I tabellini

OLYMPIQUE LIONE-AJAX: 3-1 – aggr. 4-5

Olympique Lione (4-2-3-1): Lopes; Rafael, N’Koulou, Diakhaby, Morel (74′ Rybus); Tolisso, Gonalons; Cornet, Fekir, Valbuena (77′ Ghezzal); Lacazette. A disp.Gorgelin, Jallet, Sergi Darder, Ferri, Gorgelin. All.: Génésio.
Ajax (4-3-3)Onana; Veltman (65′ Tete), Sánchez, de Ligt, Viergever; Klaassen, Schöne (59′ van de Beek), Ziyech; Traoré, Dolberg, Younes (82′ Kluivert). A disp.: Boer, Westermann, Riedewald, David Neres. All.: Bosz.
Arbitro: Szymon Marciniak (Polonia).
Marcatori: 27′ Dolberg (A), 45′ rig. Lacazette (L), 45’+1 Lacazette (L), 81′ Ghezzal (L).
Note: ammonizioni: Morel, Tolisso, Diakhaby, Fekir, N’Koulou (L), Veltman, Klaassen, Viergever (A). Espulsioni: 84′ Viergever (A).

MANCHESTER UNITED-CELTA VIGO: 1-1 – aggr. 2-1

Manchester United (4-3-3): Romero; Valencia, Bailly, Blind, Darmian; Fellaini, Herrera, Pogba; Lingard (86′ Rooney), Rashford (89′ Smalling), Mkhitaryan (77′ Carrick). A disp.: de Gea, Jones, Mata, Martial. All.: Mourinho.
Celta Vigo (4-2-3-1): Álvarez; Hugo Mallo, Cabral, Roncaglia, Jonny Castro, Radoja (68′ Bongonda), Hernández; Iago Aspas, Wass (46′ Jozabed), Sisto (80′ Beauvue); Guidetti. A disp.: Villar, Fontàs, Díaz, Sergi Gómez. All.: Berizzo.
Arbitro: Ovidiu Hațegan (Romania).
Marcatori: 17′ Fellaini (M), 85′ Roncaglia (C).
Note: ammonizioni: Blind, Herrera (M), Iago Aspas, Cabral (C). Espulsioni: 87′ Bailly (M), 88′ Roncaglia (C).

Francesco Piacentini
Francesco Piacentini
Pavese classe '91, laureato in scienze politiche, per lui lo sport è uno specchio su cui si riflette la storia di un popolo. Stregato dal calcio inglese e greco, ama la politica, l'heavy metal e il whiskey.

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