Inzaghi: “È la vittoria del gruppo, orgoglioso dei miei ragazzi”

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dal nostro inviato allo stadio Olimpico di Roma.

Raggiante per il 3-1 rifilato ai “cugini” della Roma, Simone Inzaghi si presenta nella sala stampa dell’Olimpico: “Dovevamo fare un’impresa, ci davano tutti quanti per sfavoriti, che avevamo tanti problemi: sapevo però che avevamo preparato bene la partita, i ragazzi sono stati bravissimi a fare quello che avevamo preparato. Ci si è messa in salita per le difficoltà riscontrate nel riscaldamento, ma siamo stati più forti di tutti gli episodi. Quella di oggi è la vittoria del gruppo, giocare un derby a Roma non è facile e lo so per esperienza, possono verificarsi degli imprevisti come è successo a noi oggi con Immobile, anche se in realtà lui è stato male tutta stanotte per un virus intestinale ed era già in dubbio, la scelta di Lukaku quindi non è stata del tutto improvvisata; ho scelto Lukaku perchè è in un buon momento di forma e nei due derby di Coppa Italia aveva fatto bene, poi avevo anche Lulić che mi da la possibilità di schierarlo ovunque mi serva, avere un giocatore del genere è veramente una fortuna.” Sull’episodio del rigore: “Già dalla panchina avevo avuto la sensazione che non ci fosse, rientrando negli spogliatoi sono passato davanti a uno schermo; generalmente non mi fermo a guardare, oggi l’ho fatto assieme a qualche giocatore ed effettivamente gestire la rabbia del momento anche nei miei ragazzi non è stato facile. Negli spogliatoi li ho fatti riposare e ho detto loro che per me avremmo potuto vincere comunque, i ragazzi sono stati bravissimi e alla fine ce l’abbiamo fatta lo stesso.” A chi gli chiede se quello odierno è forse il derby, dei quattro disputati quest’anno, nel quale la sua Lazio ha sofferto di meno: “Non sono d’accordo, non abbiamo mai veramente sofferto: il primo derby l’abbiamo perso per degli episodi, il secondo l’abbiamo vinto, il terzo l’abbiamo perso per il tabellino ma dopo il gol del 2-1 la partita era finita, tanto che ho iniziato a fare alcuni cambi pensando anche alla successiva partita di Campionato”.

Michael Anthony D'Costa
Michael Anthony D'Costa
Nato a Roma nel 1989, si avvicina al calcio grazie all’arte sciorinata sui campi da Zidane. Nostalgico del “calcio di una volta”, non ama il tiki-taka, i corner corti e il portiere-libero.

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