Milan, i rinnovi e il canto di un Gallo

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E ora, che Milan verrà? È questa la domanda che frulla più in testa ai tifosi rossoneri e, forse, a qualche dirigente. Fassone ha iniziato in questi giorni il giro di telefonate per capire chi è interessato a rimanere e chi ad andare. Il mercato è imminente e si snocciola già qualche nome, ma la cosa più importante è conoscere su cosa costruire.

Il numero di telefono che scotta di più è quello di Donnarumma, o meglio, di Mino Raiola. L’accordo col giovanissimo si ha da fare ma le condizioni sono ancora da scoprire, sia da parte dell’assistito sia da parte della società. Sul piatto, per ora, è stata offerta la fascia da capitano; un po’ come simbolo di una rinascita che partirebbe dal portiere già della Nazionale. Il noto procuratore, però, con gagliardetti e cimeli non ci campa. Se la nuova dirigenza presenterà a entrambi un progetto concreto con un contratto adeguato alle aspettative dei due, si potrebbe chiudere anche in tempi rapidi. Probabilmente, Raiola cercherà un accordo di breve durata per tenere sulla corda la nuova proprietà e tutti i possibili acquirenti.

Con la porta chiusa a chiave, l’altro nome fondamentale per una rapida ripresa è quello di Suso. L’ala destra è da qualche giorno in contatto con Fassone che, dopo qualche allarmismo, sembra aver convinto lo spagnolo a rimanere a Milano. La stagione dell’ex Liverpool è stata ottima, con 7 reti e 10 assist all’attivo in campionato e Coppa Italia. Un elemento importantissimo per lo scacchiere di Montella che non ha mai rinunciato all’esterno durante l’intera stagione. Inoltre, se un nuovo prestito di Deulofeu fosse possibile, due terzi del tridente sarebbero confermati. Un’ottima per l’unità e la compattezza del gruppo in un momento così caotico durante un periodo di transizione.

Situazioni diverse per De Sciglio, Bacca e Niang. Su quest’ultimo, attualmente al Watford, potrebbe essere riscattato dal club inglese per una cifra che si aggira ai 18 milioni di euro. Gli altri due, invece, sono in uscita. Il primo è corteggiato dalla Juventus, che già si era fatta avanti per avere il terzino; il secondo, che in questa stagione ha messo a referto 14 reti, fa gola a diversi club europei impegnati, alcuni di loro, in competizioni continentali. Far cassa è importante per reinvestire in obiettivi freschi e, magari, in un grande nome che possa dare credibilità al nuovo Milan. Il nome che si legge di più è quello di Morata. Per l’attaccante servono circa 70 milioni. Attualmente gioca al Real Madrid ed è in corsa per conquistare la Champions League. Almeno sulla carta rimane un obiettivo difficile da raggiungere.

Sembra più percorribile la strada per arrivare a Belotti. La clausola posta dal Torino sul centravanti non sembra spaventare troppo Mirabelli. I granata, anche se economicamente solidi, non navigano nell’oro e, con un’offerta adeguata, il Gallo potrebbe preferire il Milan a squadre più rodate. Così facendo rimarrebbe in Serie A, campionato che conosce bene e gli ha permesso di vestire l’azzurro, e rischierebbe meno di bruciarsi rispetto a esperienze estere. E poi avrebbe il posto da titolare assicurato, fisso. Avere Belotti, significherebbe anche proseguire il percorso, iniziato da Galliani e Berlusconi, sui giovani italiani che, almeno quest’anno, ha portato risultati altalenanti.

Rossoneri in costruzione dunque, con un Milan che verrà ancora tutto da scoprire.

Eugenio Cignatta
Eugenio Cignatta
Pavese d'origine, pragmatico di natura."Burrito" in campo e fuori, vive alla giornata scrivendo di futebol e basket. Nella vita in tackle come Montero, ma pur sempre romantico come un tiro sulla sirena.

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