Pellissier in vista della Juve: “Spero in un’altra impresa, ma è veramente complesso”

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Il capitano del ChievoVerona Sergio Pellissier ha parlato durante la consueta conferenza pre-gara, in vista della sfida dello Juventus Stadium di sabato sera. Fra i temi maggiormente discussi ci sono i ricordi, quella tripletta ai bianconeri nel 2009, ma anche ciò che non è funzionato all’andata. Dopo le sconfitte con Bologna e Crotone, il Chievo ha bisogno di stimoli, ha bisogno di fare una grande prestazione e magari farla contro una grande squadra.

“Affrontare la Juventus ti dà stimoli diversi, là c’è un ambiente straordinario ed è la squadra più forte in Italia. Non è facile da affrontare e quindi devi essere per forza più concentrato, ma il risultato di domenica (contro il Crotone, ndr) deve solo servirci a capire che se si gioca non al centopercento e non per tutti i novanta minuti rischi di far brutta figura con chiunque, ma anche se avessimo pareggiato il risultato sarebbe stato negativo, non per il risultato ma proprio per come è arrivato.”

Pellissier è il secondo miglior marcatore del Chievo di quest’anno, appena dietro a Roberto Inglese. Potrebbe essere lui il trascinatore dei gialloblù allo Stadium, anche se ci tiene molto a rimanere coi piedi per terra e a non perdersi in voli pindarici in ipotetiche immaginazioni. Certo, è giusto sperare in “un’altra impresa, anche se è veramente complesso”.

“Ma io non compio mai gli anni – scherza Pellissier – Indubbiamente sarebbe bello far gol allo Juventus Stadium. Non è così semplice, quindi l’impegno sarà tanto e la voglia ancora di più. Sicuramente vorremmo rifarci dalle ultime due prestazioni e quindi sicuramente daremo il massimo. Non è l’ambiente giusto, non è la squadra giusta per pensare di fare risultato tanto facilmente, però nel calcio tutto è possibile, quindi perché non crederci? Già è stata una cosa impossibile quel giorno, è stata un’esperienza splendida, sarebbe bello poterlo rifare, però bisogna anche capire qual’è la situazione. Indubbiamente giochi con una delle squadre più forti al mondo, in un ambiente difficilissimo, perché lo Juventus Stadium è difficilissimo riuscire a vincere o a far punti, però è bello sognare: ho sognato da quando ero piccolo e quasi tutti i miei sogni sono riuscito a raggiungerli, quindi spero di riuscire in un’altra impresa, anche se è veramente complesso.”

Aldilà della Juve, questa stagione sta regalando veramente molte soddisfazioni al capitano dei clivensi, che non raggiungeva simili risultati, in termini di realizzazioni, dal 2012. È un’opportunità per parlare di passato, ma soprattutto di futuro.

“Non giocavo così tanto dal 2012 – puntualizza Pellissier – Indubbiamente più giochi e più prendi condizione, più fai gol e più prendi fiducia. È normale, le punte sono fatte così, ma mi auguro che i miei gol possano servire anche a portare a casa qualche punto, non solo la mia soddisfazione personale. È bello pensare di poter andare in doppia cifra. Questo è il mio lavoro, se io non faccio gol il voto di voi giornalisti è cinque, quindi indubbiamente il mio obiettivo personale è fare gol, ma è fondamentale fare la prestazione ed esserci. Io mi alleno per cercare di dare una mano alla squadra e la mia mano è fare gol, quindi se lo faccio sono contento, se si dovesse arrivare alla doppia cifra sarò ancora più contento. Un po’ l’esperienza, un po’ perché, come ho sempre detto, la Serie A è calata di qualità, riesci a pareggiare un po’ i deficit dettati dal fisico. Probabilmente, se avessi avuto trentotto anni sette, otto anni fa, avrei smesso prima. Io non ho mai pensato di arrendermi alla scadenza del contratto. Io ho sempre pensato di poter competere con gli altri finché, come ho detto prima, il mio fisico reggerà. Non appena capirò che non potrò più competere con gli altri sarò il primo ad alzar la mano e ad andarmene in pensione, ma non è mia intenzione per adesso. Ogni anno devo valutare come sto, devo valutare se continuerò a giocare con continuità o se dovrò fare una partita ogni tanto, dipende anche dal mio carattere e dal mio fisico, quindi ci penserò a momento debito.”

Si parla infine dell’andata, di quali sono le basi che quella partita ha lasciato e dalle quali partire verso Torino. Lui parla di un periodo diverso, sia per l’una che per l’altra squadra, ma introduce un interessante scenario, forse l’unico con cui il ChievoVerona potrebbe strappare almeno un punto ai bianconeri.

“All’andata era un periodo diverso. Loro sono una grande squadra e se gli concedi una occasione ti fanno gol, quindi dovremo essere ancora più attenti dell’andata. All’andata purtroppo hanno trovato quel gol su punizione, altrimenti magari il risultato potrebbe essere stato diverso. La prestazione era stata ottima, l’intensità, la voglia di ottenere il risultato, però arriviamo tutte e due da momenti particolari. Noi arriviamo da due sconfitte brutte, dove non abbiamo giocato il vero calcio, loro arrivano da due, tre partite veramente importanti per il loro campionato, quindi sarà una partita particolare, però la qualità della Juve è veramente superiore. Noi dovremo fare una grandissima partita e sperare che loro pensino già al Barcellona.”

Lorenzo David Salvadori
Lorenzo David Salvadori
Nato nel 1997 a Negrar (VR), studente prossimo alla vita universitaria. Appassionato di calcio, amante dei grandi numeri 10, della lettura e della buona musica, specie se a interpretarla è Samuele Bersani.

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