Superare Kyrgios non era affatto una formalità. Si trattava di una sfida nella sfida, un confronto generazionale, e i re del tennis non sono ancora pronti ad abdicare. La faccia opposta del mondo, quattordici anni di differenza, eppure la finale è ancora quella (e non c’è da stupirsi): Federer contro Nadal.
Non ce ne voglia Kyrgios, ma era questa la finale che ci auguravamo dopo l’eliminazione di Fabio Fognini. Una finale ottenuta dallo svizzero in tre parziali: il primo vinto 7-6 dopo diversi set point salvati dall’avversario, che ha accusato eccessivi cali di tensione; il secondo conclusosi 6-7 in favore dell’australiano, bravo a riequilibrare l’incontro, a sfruttare un’indecisione avversaria sulla seconda di servizio dell’8-7 e dunque a guadagnarsi il match point fondamentale; il terzo set, terminato infine 7-6, è stato sicuramente il meno entusiasmante, complice un Kyrgios piuttosto spento, forse per stanchezza o forse per inesperienza, che con un doppio fallo ha consegnato la vittoria nelle mani dello svizzero.
It's #Fedal for the 3rd time in 2017, 37th meeting overall, Sunday for @MiamiOpen 🏆! View Rivalry: https://t.co/UVWq17vYvm #ATPMasters1000 pic.twitter.com/zp8rDYrlIp
— ATP Tour (@atptour) April 1, 2017
Ancora Federer contro Nadal, ancora. Per la terza volta nel 2017, per la trentasettesima volta nella storia. Si erano incontrati in finale agli Australian Open, e come sappiamo tutti aveva vinto lo svizzero. Si erano rincontrati al quarto turno di Indian Wells, e come sappiamo tutti aveva vinto lo svizzero. Federer sta meglio del rivale, senza girarci troppo attorno, ma quando sono lì, uno di fronte all’altro, solo il dio del tennis sa come andrà a finire. Aspettiamo trepidanti di godercela, questa strabenedetta finale di domani: Federer contro Nadal, ancora una volta.
