Messina-Catanzaro, le dichiarazioni post partita

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dal nostro inviato allo stadio “Franco Scoglio” di Messina.

Come di consueto, i protagonisti della gara odierna, valida per la 25/a giornata del Girone C di Lega Pro, Messina-Catanzaro terminata col risultato di 2-1, si sono presentati in sala stampa per le dichiarazioni di rito a commento dell’incontro.

Il primo a intervenire è stato il tecnico del Catanzaro Nunzio Zavettieri: “Rammarico grandissimo per non avere gestito bene il vantaggio; con due errori abbiamo concesso i due gol al Messina. Sapevamo di dover interpretare bene la partita su un campo molto difficile e sapevamo fosse una gara molto importante: purtroppo l’abbiamo persa. Siamo consapevoli che il campionato è difficile e ce la metteremo tutta; è complicato capire dove iniziano i nostri limiti o i meriti degli avversari: per noi è un peccato e avremmo voluto portare a casa almeno un punto. A prescindere dal risultato di oggi, sappiamo che sarà un cammino lungo difficile e faticoso e dobbiamo reagire fin da sùbito“.

Sempre del Catanzaro è intervenuto Mattia Maita: “Da messinese, credo sia normale provare forti emozioni contro la squadra della mia città. Ci teniamo la buona prestazione: avremmo dovuto pareggiare e dobbiamo continuare a pensare alla salvezza in queste giornate che rimangono. Ce ne sono ancora tredici e dobbiamo continuare a giocare così perché, secondo me, abbiamo le qualità per salvarci“.

Lapidario l’allenatore del Messina Cristiano Lucarelli: “Il fattore campo, visto che è la quarta vittoria consecutiva, in questo girone è importantissimo. Ma qui di normale non c’è quasi niente e può accadere di tutto. Ho parlato coi ragazzi e non posso che ringraziarli: sono loro che stanno dando l’esempio alla società: qui lo stile Messina lo stanno facendo i giocatori. Non so fino a che punto sarò bravo a continuare a tenere i ragazzi uniti: quello che ci succede intorno non è calcio. Qualcuno della società ci è ancora rimasto vicino e continua a metterci la faccia: però adesso abbiamo bisogno di una svolta immediata nel giro di tre o quattro giorni. Ci siamo rotti le scatole di essere presi in giro e pretendiamo una soluzione“.

Successivamente, spazio ai due protagonisti di giornata, Da Silva e Anastasi. Il primo: “Non ho avuto grandi possibilità a Catania e ringrazio il Messina per l’opportunità che mi ha dato per dimostrare quello che valgo. Oggi stavo meglio fisicamente rispetto a Foggia e ho fatto un gol che vale tre punti: ho approfittato di un errore degli avversari ed è frutto anche del lavoro settimanale, visto che provo tanto le conclusioni sia col destro che col sinistro. Sono certo di potere fare molto di più: non giocavo da tempo e voglio essere al 100% nel giro di un paio di settimane. Dedico il gol alla mia bambina e a mia moglie che ancora stanno a Catania e mi appoggiano comunque nel bene e nel male. Il mister mi ha accolto con grande amicizia; è un grande allenatore che parla spesso coi giocatori e ha una mentalità e una concezione del calcio che mi piacciono molto. Mi ha aiutato tantissimo fin dal primo giorno“. Il secondo: “Ho trovato un grande gruppo che si spacca il culo (come ha detto il mister) quotidianamente e, in attesa che la situazione si chiarisca, questa è l’unica strada. Dedico il gol a me stesso perché ho sofferto tanto e non ho mai mollato. Paradossalmente stavo meglio fisicamente a Foggia, ma mentalmente non ho mai smesso di lottare; abbiamo avuto voglia di vincere e ci siamo riusciti. Il mister ci aiuta tanto, una figura fondamentale. Tutti sappiamo che il 16 c’è la scadenza degli stipendi da rispettare, ma noi dobbiamo andare avanti per noi stessi in primis“.

Infine, ma non meno importante, l’intervento di Gugliotta, uno dei soci di minoranza del Messina: “Oggi i tifosi hanno contestato pure me, ma io ci metto la faccia e ho anche detto chiaramente che io da solo non potrei traghettare fino alla fine del campionato questa squadra. Gli altri hanno abbandonato la nave ma non hanno detto ben chiaro quali sono le loro intenzioni e a chi cedere la società. Nel momento in cui si deve e potrebbe concretizzare l’affare, si tirano indietro e continuano a perdere tempo. Di rinvio in rinvio, non riusciamo a iniziare un processo di programmazione. Possiedono la maggioranza delle azioni ma non la cedono. Voglio solo dire che già da domani c’è bisogno di una svolta definitiva. Dovesse arrivare anche un gruppo intenzionato a rilevare tutto il 100% io sono il primo a vendere e a mettermi da parte. Faccio un appello alle cordate interessate a rilevare il Messina: c’è bisogno di tutti e sarebbe un peccato vanificare quello che sta facendo tutta la squadra. Entro il 16 bisogna pagare gli stipendi e stiamo provvedendo a sopperire a questa scadenza e stiamo cercando con aiuti esterni a provvedere alla totalità dei pagamenti degli stipendi“.

Antonio Ioppolo
Antonio Ioppolo
Giornalista, appassionato di storia, letteratura, calcio e mediani: quegli “omini invisibili” che rendono imbattibile una squadra. Il numero 8 come fisolofia di vita: grinta, equilibrio, altruismo e licenza del gol.

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