Il Messina si batte come un leone, Catanzaro sconfitto 2-1 in rimonta

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dal nostro inviato allo stadio “Franco Scoglio” di Messina.

A Messina prevale la noia per buona parte dell’incontro, ma ai padroni di casa riesce l’impresa di battere 2-1 il Catanzaro nella 25/a giornata del Girone C di Lega Pro. La gara si infiamma nell’ultima mezz’ora: prima Carcione porta in vantaggio gli ospiti, poi, l’immediata reazione dei peloritani e le reti siglate dagli ex catanesi Anastasi e Da Silva. Tre punti preziosissimi per gli uomini di Lucarelli contro una diretta concorrente nelle zone basse della classifica.

Avvio di primo tempo dai ritmi poco intensi, ma a tratti piacevole: nonostante i padroni di casa provino a fare la partita, è del Catanzaro la prima conclusione nello specchio della porta; bravo Berardi a non farsi sorprendere. Per lo più si gioca nella metà campo calabrese: i peloritani si affidano alle sgroppate di Milinković e alla grande classe di Mancini, ma fanno fatica  a trovare il guizzo vincente per spezzare la resistenza degli ospiti. Dal canto suo, il Catanzaro si difende con ordine e non rinuncia a qualche sortita in avanti, ma le emozioni scarseggiano e l’unica notizia di rilievo è la protesta, fatta di cori prima e di silenzio poi, della tifoseria biancoscudata nei confronti della società. Su una seconda parte di frazione noiosa e sonnolenta, l’arbitro manda tutti nello spogliatoio sullo 0-0.

Si sviluppa su ritmi lenti anche l’inizio della ripresa e sempre in un clima surreale di “silenzio assordante” da parte della curva di casa: a pagarne le conseguenze sono i giocatori di Lucarelli, gli unici in questo frangente a non meritarlo. I siciliani, generosamente, spingono senza trovare né sbocchi né la giusta lucidità e vengono beffati al 69′ da una parabola perfetta dalla lunghissima distanza di Carcione: Berardi non può nulla e Catanzaro in vantaggio. La partita si infiamma e i padroni di casa trovano immediatamente il pari: errore difensivo della retroguardia calabrese e ne approfitta Anastasi, più lesto di tutti ad avventarsi sulla sfera e i tifosi ricominciano a farsi sentire. Passano solo sei minuti e il Messina completa la rimonta: è Da Silva a prendere palla dai 20 metri e fare partire una bordata di sinistro che lascia impietrito De Lucia. A questo punto, saltano gli schemi col Catanzaro alla ricerca disperata del pari; si aprono praterie per i peloritani che, però, non riescono ad approfittarne: clamoroso il pallonetto di Anastasi e la successiva ribattuta di Milinković salvati sulla linea di porta. Su un’altra occasione sciupata malamente da Milinković si chiude l’incontro e l’arbitro decreta il successo del Messina per 2-1.

MESSINA-CATANZARO 2-1 (0-0)

Messina (4-3-1-2): Berardi 6; Palumbo 6.5, Bruno 7.5, Rea 6.5 (65′ Maccarrone 6), De Vito 6.5; Da Silva Gladestony 7, Musacci 6.5, Sanseverino 6.5; Mancini 6.5 (71′ Ciccone sv); Milinković 5, Anastasi 6.5. A disp.: Russo, Benfatta, Saitta, Marseglia, Ansalone, Capua, Ricozzi, Ferri, Ventola, Rota. All.: C. Lucarelli 7.5.
Catanzaro (4-4-2): De Lucia 6; Sirri 6, Prestia 5.5, Patti 5.5, Esposito 6; Mancosu 5.5, Maita 6.5 (81′ Cedric sv), Icardi 5(58′ Carcione 6.5), Zanini 6 (75′ Giovinco sv); Cunzi 5, Gomez 5. A disp.: Švedkauskas, Rizzitano, Imperiale, Sabato, Bensaja, Pagano, Van Ransbeeck, Basrak. All.: Zavettieri 6.
Arbitro: Pietropaolo di Modena.
Marcatori: 70′ Carcione (C), 71′ Anastasi, 77′ Da Silva Gladestony (M).
Note – Ammoniti: Bruno, Milinković, Palumbo (M); Icardi, Patti (C).

Antonio Ioppolo
Antonio Ioppolo
Giornalista, appassionato di storia, letteratura, calcio e mediani: quegli “omini invisibili” che rendono imbattibile una squadra. Il numero 8 come fisolofia di vita: grinta, equilibrio, altruismo e licenza del gol.

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