UFFICIALE – Inghilterra, confermato Southgate come ct

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La notizia era ormai nell’aria da tempo in Inghilterra e ora è arrivata anche la conferma da parte della Football Association: Gareth Southgate è stato scelto definitivamente come commissario tecnico della Nazionale inglese. L’ex allenatore dell’Under 21 dei Tre Leoni era stato “promosso” in prima squadra lo scorso 27 settembre per sostituire ad interim Sam Allardyce, costretto a dimettersi dopo lo scandalo sollevato dal Daily Telegraph sui casi di compravendite illegali dei giocatori.

Southgate ha così diretto la Nazionale nelle sfide di Qualificazione ai Mondiali 2018 contro Malta (2-0), Slovenia (0-0), Scozia (3-0) e nell’amichevole con la Spagna (2-2), riuscendo a convincere i dirigenti inglesi a offrirgli un contratto definitivo: il tecnico di Watford è riuscito a conquistare in poche settimane lo spogliatoio, con i giocatori (Rooney, Antonio ed Henderson, per citarne alcuni) che in più occasioni hanno sostenuto pubblicamente la sua candidatura. Un supporto che, unito alla mancanza di concrete alternative disponibili sul mercato, è stato decisivo per la sua conferma in vista dei Mondiali del 2018 e gli Europei 2020.

Cresciuto nelle giovanili del Crystal Palace, Southgate ha dedicato la propria carriera da giocatore ai Glaziers per 7 anni, prima di passare all’Aston Villa e, infine, al Middlesbrough. Proprio al Boro è cominciata la sua avventura da allenatore nel 2006, sostituendo Steve McClaren, passato sulla panchina della Nazionale inglese: una scelta che aveva fatto discutere in Inghilterra, dal momento che Southgate non aveva ancora ottenuto la licenza UEFA necessaria per allenare una società di Premier League. In qualche maniera, la dirigenza del Middlesbrough riuscì a far confermare il nuovo tecnico, dando il via a un bel rapporto durato fino a ottobre 2009: nemmeno l’amara retrocessione in Championship della stagione 2008-2009 era stata sufficiente per convincere il presidente Steve Gibson a esonerarlo, nella convinzione che fosse l’uomo giusto per far tornare la sua squadra nella massima serie inglese la stagione successiva.

Ma il rapporto idilliaco tra Southgate e la dirigenza biancorossa finì pochi mesi dopo. In maniera piuttosto controversa, tra l’altro, dal momento che Gibson decise di rescindere il contratto dell’allenatore quando la squadra si trovava al quarto posto in classifica a meno un punto dalla vetta. Per il tecnico di Watford cominciò un lungo periodo lontano dai campi, fino al 2013, quando la FA decise di assumerlo come allenatore dell’Under 21 inglese: Southgate si presentava come un tecnico giovane, capace di creare un forte gruppo nello spogliatoio e di far giocare le proprie squadre in maniera piuttosto ariosa e frizzante.

Gli inglesi non mancarono all’appuntamento con gli Europei Under 21 del 2015, presentandosi come una delle principali candidate alla vittoria finale: non poteva non essere cosi per una squadra che poteva vantare in rosa giocatori come Butland, Stones, Ings, Berahino e Kane. Nonostante le ottime premesse, l’Inghilterra non andò oltre la fase a gironi, facendo così emergere i primi dubbi sulla bontà della scelta di Southgate. La FA non volle sentire ragioni e tirò dritto, confermando l’ex Middlesbrough in panchina. Fino a questo autunno, quando lo scandalo del Daily Telegraph ha fatto tremare il calcio inglese, facendo cadere persino Sam Allardyce, scelto pochi mesi prima al posto di Hodgson sulla panchina della Nazionale inglese dopo la fallimentare avventura agli Europei in Francia.

I dirigenti inglesi si affidarono allora alla scelta più immediata e ragionevole: incaricare ad interim il ct dell’Under 21, Southgate, in attesa di trovare il nome giusto per la panchina. Ma mentre la FA si dedicava alla disperata ricerca del candidato adatto, Southgate cominciava a ottenere risultati e sostegno dallo spogliatoio inglese, creando tutte le premesse per la sua conferma in via definitiva. Una conferma che, alla fine, è arrivata, dando così il via a un nuovo capitolo del calcio inglese.

Francesco Moria
Francesco Moria
Nato a Monza nel '95, ha tre grandi passioni: Mark Knopfler, la letteratura e il calcio inglese. Sogna di diventare giornalista d'inchiesta, andando a studiare il complesso rapporto tra calcio e politica.

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