Udinese, Iachini: “Sono soddisfatto, anche se rimane l’amaro in bocca per il risultato”

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L’allenatore dell’Udinese Giuseppe Iachini si è presentato in conferenza stampa per rispondere alle consuete domande del post partita. Queste le sue principali dichiarazioni:

Il risultato è positivo ma ci lascia un po’ con l’amaro in bocca. Contro il Chievo avevamo fatto solo una fase, una volta passati in vantaggio abbiamo pensato solo a difendere. Oggi siamo passati in vantaggio senza concedere nulla, potevamo raddoppiare e chiudere la partita. Poi c’è stato il gol della Fiorentina che è stato bellissimo ma non abbiamo mollato. Peccato per il rigore, stavamo controllando la gara e la volevamo chiudere. L’importante è che la squadra abbia avuto la mentalità giusta, abbia sempre cercato la via del gol. Arriverà il momento in cui raccoglieremo ciò che stiamo seminando.

De Paul? Deve crescere in molte situazioni, ha molti margini di miglioramento. Stiamo lavorando su di lui come trequartista, oggi a centrocampo anche con Kone, Badu e Kums abbiamo palleggiato bene. 

Il rigore? Sono situazioni che prepariamo durante la settimana ma anche col Chievo abbiamo pagato questa situazione. Gli errori ci stanno, possono capitare. Noi stavamo lavorando su Samir e Widmer sulle fasce, purtroppo abbiamo dovuto forzare il rientro di altri ragazzi come Heurtaux, Ali e Wague che finora erano stati più via o sul lettino che no in campo. Di conseguenza non sono consolidati su un certo tipo di lavoro ma abbiamo il tempo per lavorarci su. 

Kums? Mi è piaciuto molto, come tutto il centrocampo. Hanno attaccato l’area quando hanno potuto e anche in fase di non possesso sono stati compatti in aiuto della difesa. Possiamo avere un rendimento altalenante perché siamo all’inizio, se prendiamo come esempio il Chievo, loro dopo 3 anni assieme riescono a giocare in questo modo.

Peñaranda e Jankto? Lavorando possono migliorare molto, i primi risultati già si vedono. 

Théréau? Dobbiamo farlo lavorare con continuità, viene da uno stiramento al polpaccio e dobbiamo avere calma. Recupererà la sua condizione, noi lo aspettiamo a braccia aperte, come tutti.

La rosa a disposizione? Ho accolto i giocatori che sono arrivati dal mercato e, come allenatore, ho cercato il modo migliore di schierarli e di impiegarli.

Limiti? Secondo me abbiamo solo un limite di conoscenza. Con il lavoro e con il tempo correggeremo gli errori. Ripeto, il Chievo sono 3 anni che gioca con gli stessi elementi. Con gli anni la conoscenza diventa memoria, sai quello che farà il tuo compagno e diventi veramente squadra. 

 

 

Stefano Tomat
Stefano Tomat
Nasce nel 1987 a Udine, gioca a calcio da quando ha 6 anni. Laureato in Relazioni Pubbliche e Comunicazione Integrata per le Imprese e le Organizzazioni.

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