Roma 2024, Giovanni Malagò: “Mi sento di escludere una candidatura”

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Pochi giorni fa, a margine del Forum Ambrosetti, il presidente del Coni, Giovanni Malagò, interpellato sull’ipotesi di indire un referendum tra i romani sulla candidatura della Capitale alle Olimpiadi del 2024, disse queste parole: “Ho un impegno con il sindaco Virginia Raggi che di questo argomento torneremo a parlare alla fine delle Paralimpiadi, e intendo rispettare la parola data Riibadisce l’impossibilità tecnica e formale di spostare la candidatura delle sede olimpica da Roma a Milano. Il mondo dello sport deve essere laico e non vuole essere strumentalizzato, non mi unisco a chi magari per questioni politiche personali approfitta di quello che succede per fare discorsi di natura politica.”

Sono passati pochi giorni e il problema si ripresenta. E’ vero che la situazione politica romana è ben lungi dall’essere chiara, ma in tempi difficili come questi per la Giunta Raggi suonano come una pietra tombale le parole di Malagò al termine della Giunta del Coni:Presentare una nuova candidatura per il 2028, se il comune di Roma non appoggia quella per il 2024? Nella vita tutto si può fare, ma credo di essere un buon conoscitore del Cio e mi sento assolutamente di escludere una candidatura, non solo per il 2028, ma per molti quadrienni a seguire. Tecnicamente e formalmente sarebbe possibile una candidatura per il 2028, è già successo in passato. Ma non vogliamo percorrere questa strada”.

Sembrano quindi tramontare le residue speranze di vedere Roma candidata ai Giochi Olimpici.

Stefano Pellone
Stefano Pellone
Parte-nopeo e parte bolognese, ha collaborato a vari progetti editoriali e sul web (Elisir, Intellego, Melodicamente). Ha riscoperto il piacere del calcio guardando quello femminile.

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