Tennis, ATP Masters 1000 Madrid: promossi e bocciati

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Novak Djokovic batte in finale Andy Murray e conquista l’ATP Masters 1000 di Madrid per la seconda volta in carriera. Per il dominatore serbo è il ritorno alla vittoria dopo lo scivolone al secondo turno nel torneo di Montecarlo. Analizziamo insieme i promossi e i bocciati di questo quarto appuntamento stagionale fra i Masters 1000.

 

Djokovic voto 8,5: si sveglia in terra iberica dall’incubo Vesely di Montecarlo. Torna ad asfaltare i suoi avversari complicandosi un pochino la vita in semifinale con Nishikori e domando un grandioso Murray in finale. Stacca di nuovo Nadal nelle vittorie dei Masters 1000 (29 a 28). Il ritorno del re

Murray voto 8.5: sta trovando su terra rossa tutte le sensazioni positive che aveva perso in maniera incredula sul cemento americano. Un torneo al limite della perfezione con la ciliegina della grande partita vinta su Nadal in semifinale. La torta però se la mangia Nole. Affamato

Nishikori voto 7.5: sempre più deciso a prendere il posto di Ferrer come outsider di lusso nel circuito, centra le semifinale regalando spettacolo con Kyrgios, ma si arrende a Djokovic non prima di avergli reso la vita il più difficile possibile. Samurai

Nadal voto 7: si ferma in seminfinale contro un maestoso Murray che lo aveva già battuto qui a Madrid nella finale della passata edizione. Un torneo non proprio esaltante dopo le buone vittorie di Montecarlo e Barcellona, con l’aggravante di aver sprecato anche un’infinità di palle break contro l’ottimo scozzese. Passettino indietro

Kyrgios voto 7: approda ai quarti dopo aver annientato Wawrinka e dà vita a un autentico spettacolo contro Nishikori che lo vede alla fine sconfitto ma applaudito. Della nuova generazione sembra decisamente quello più pronto ad assaltare il regno dei fantastici quattro. Super eroe in erba

Raonic voto 6.5: centra i quarti alzando però troppo velocemente bandiera bianca contro Nole. Il calendario non è stato chiaramente benevolo, ma il nostro lungagnone canadese poteva (e doveva) osare decisamente di più. Rivedibile

Berdych voto 6.5: tutto sommato un buon torneo considerando lo scalpo eccellente di un terraiolo puro come Ferrer, ma come consuetudine nel momento di fare un deciso salto di livello stramazza al suolo privo di energie (e di idee) contro Murray. Ritornello

Sousa voto 7: da n.34 del mondo si spinge fino i quarti di finale battagliando alla pari con Nadal e costringendolo al terzo set. Un torneo condotto con personalità dal portoghese che per qualità fisiche e tecniche potrebbe fare decisamente di più nell’arco di un’intera stagione, cercando di essere più continuo. Sorpresa ma non troppo…

Ferrer voto 5,5: la condizione fisica non è ottimale, gli anni passano e il buon David pare sempre più il lontano parente del guerriero instancabile che è stato negli anni passati. La superficie sarebbe la sua preferita, ma le gambe non girano più a mille come prima. In riserva

Wawrinka voto 5: in questo 2016 non ne imbrocca una che sia una. Ennesimo torneo giocato senza convinzione e cattiveria con l’aggravante di essersi fatto sbattere fuori dal suo arci-nemico Kyrgios. Incubo

Andrea Di Benedetto
Andrea Di Benedetto
Nato nel 1980 a Bologna, vive e lavora a Pescara. Cresciuto con il credo sportivo per Ivan Lendl, Larry Bird e Johan Cruyff, da sempre appassionato di sport, viaggi e pastori tedeschi.

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