I favoriti:
Michał Kwiatkowski – vincitore della corsa lo scorso anno, il polacco ha tutte le carte in regola per provare a regalarsi il bis nella classica olandese. Già vincitore della E3 Harelbeke in questo 2016, l’uomo appena approdato al Team Sky è uno dei corridori, per caratteristiche, più adatti all’Amstel Gold Race, come dimostrano i risultati delle ultime edizioni della corsa (1° nel 2015, 5° nel 2014 e 4° nel 2013). Ottimo scattista, Kwiatkowski ha dimostrato lo scorso anno di poter vincere la corsa anche in volata (sconfiggendo corridori come Valverde e Matthews).
Michael Matthews – ancora a secco di vittorie nelle classiche, il corridore della Orica Green-Edge è comunque considerato il favorito numero uno da tutti i bookmakers. Nel 2015 fu l’unico a tenere l’accelerata sul Cauberg di Philippe Gilbert, chiudendo poi al secondo posto alle spalle dell’allora campione del mondo Michał Kwiatkowski. Già favorito, in questo 2016, alla Milano-Sanremo (rovinata poi da una caduta), l’australiano viene dalla vittoria alla Vuelta Ciclistica a La Rioja e da un ottimo quinto posto nella Freccia del Brabante. Tra i favoriti, almeno sulla carta, è l’uomo più forte in volata.
Philippe Gilbert – tre volte vincitore della corsa (2010, 2011, 2014), il fuoriclasse vallone è l’uomo simbolo dell’Amstel Gold Race degli ultimi anni, dove, sullo stesso arrivo, vinse anche il Mondiale 2012. Aggredito pochi giorni fa in allenamento, da due uomini in stato di ubriachezza, il corridore della BMC ha riportato la frattura del dito medio della mano sinistra. Come stia Philippe Gilbert, e come i cinque perni inseriti nella sua mano, per fermare tre piccole fratture al dito medio, possano influenzare il suo rendimento non possiamo saperlo, ma se il vallone starà bene siamo sicuri che lo vedremo attaccare sul suo amato Cauberg.
Simon Gerrans – 3° nel 2014, 2013 e 2011. Il trentacinquenne australiano ha dimostrato alla Vuelta Ciclistica al Pais Vasco di essere in grande condizione, ma la presenza di un compagno di squadra come Michael Matthews potrebbe limitare la sua libertà di azione nel finale.
Julian Alaphilippe – classe 1992, il corridore Etixx Quick-Step ha dimostrato lo scorso anno, con i due secondi posti alla Freccia-Vallone e alla Liegi-Bastogne-Liegi, di poter essere già protagonista nelle classiche delle Ardenne. Quest’anno, dopo l’addio di Kwiatkowski, correrà con i gradi di capitano. Alla Freccia del Brabante, pur sacrificandosi per il compagno Petr Vakoc (poi vincitore della corsa), ha chiuso all’ottavo posto, dimostrando di essere pronto per provare a migliorare i risultati dello scorso anno.
Gli altri nomi da tenere d’occhio: Sergio Henao, Tony Gallopin, Rui Costa, Enrico Gasparotto, Petr Vakoc.
I nostri consigli per le scommesse:
Simon Gerrans – l’australiano su queste strade ha già fatto molto bene, nonostante non sia mai riuscito a vincere. Resta l’incognita su quale sarà il suo ruolo (co-capitano o gregario), ma se fosse libero di fare la sua corsa potrebbe anche approfittare del marcamento che riceverà il suo compagno di squadra Michael Matthews.
L’alternativa:
Philippe Gilbert – il belga viene da una settimana molto travagliata: aggredito in allenamento da due automobilisti e poi operato al dito rotto della mano sinistra, il corridore BMC ora rischia da un mese a cinque anni di carcere e una multa da 100 a 25mila euro per aver utilizzato uno spray al peperoncino (vietato in Belgio e accomunato a un’arma) nell’alterco con i due uomini. L’Amstel Gold Race resta però la sua corsa, il Cauberg la sua salita, e quale miglior modo per superare questa settimana difficile, se non con una vittoria.
Testa a Testa:
Enrico Gasparotto vs Tony Gallopin
Jelle Vanendert vs Bauke Mollema
Steven Lammertink vs Jan Bakelants
Bryan Coquard vs Sonny Colbrelli
Julian Alaphilippe vs Petr Vakoc
Roman Kreuziger vs Joaquim Rodríguez
Warren Barguil vs Tim Wellens
Migliore gruppo 1:
Tony Gallopin
Enrico Gasparotto
Julian Alaphilippe
Rui Costa
Migliore gruppo 2:
Fabio Felline
Michael Matthews
Bryan Coquard
Ben Swift
Migliore gruppo 3:
Samuel Sánchez
Wilco Kelderman
Sergio Henao
Tim Wellens
