Nell’ultimo atto dell’ATP Masters 1000 di Miami Novak Djokovic batte Key Nishikori e si conferma dominatore indiscusso anche di questo inizio di stagione. Per il serbo si tratta del sesto successo in Florida (eguagliato il record di Agassi), il terzo successo consecutivo su questi campi (record assoluto) e soprattutto il 28esimo trionfo nei Masters 1000 (superato Nadal, secondo a quota 27).
A Key Biscayne almeno per la finale le condizioni meteo sono più umane con meno caldo e meno umidità. Si comincia subito con un break di Nishikori e contro-break ancora più rapido del n.1 del mondo. I turni di servizio di Djokovic cominciano ad andare via rapidi, il nipponico soffre sempre di più nel tenere la battuta e capitola nel sesto gioco subendo il secondo break del set e lanciando il serbo sul 4-2. Key non ci sta e reagisce strappando immediatamente il servizio al serbo per poi perdere nuovamente in maniera sciagurata il proprio turno di battuta. Stavolta Nole non si fa pregare al servizio e in 35′ chiude 6-3 in proprio favore il primo set.
Nel secondo parziale il serbo alza ancora di più il ritmo: break immediato sul giapponese e 2-0 nel giro di pochissimi minuti. Nole continua a essere decisamente incisivo con il servizio senza dare la minima possibilità a Nishikori di provare a rientrare nella partita e col passare dei minuti è sempre più nervoso e demotivato. Il nipponico lamenta anche un leggero problema al ginocchio sinistro e chiede aiuto al fisioterapista durante una pausa di cambio campo. Sotto di un set e di un break e con un ginocchio claudicante per il giapponese non c’è altro da fare che alzare bandiera bianca allo strapotere del serbo che chiude 6-3, 6-3 in poco più di un’oradi gioco.
Per l’ennesima volta la migliore prestazione del serbo in un torneo arriva in finale. Un buon Nishikori non ha avuto la minima possibilità contro un’atleta di cilindrata nettamente superiore alla sua. Adesso, chiusa la parentesi americana, si torna in Europa con i più importanti tornei su terra rossa. E per Nole riparte la caccia all’unico torneo dello Slam che ancora manca nella sua infinita bacheca: il Roland Garros.
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