Pronostici Milano-Sanremo 2016: i consigli per le scommesse

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Ecco i nostri pronostici e consigli per le scommesse sulla Milano-Sanremo 2016.

I favoriti:

Alexander Kristoff: in assenza del vincitore dello scorso anno, John Degenkolb, è il velocista della Katusha il grande favorito. Primo alla Milano-Sanremo 2014, secondo lo scorso anno, il norvegese ha già inanellato diversi successi nel 2016, ma dopo una Parigi-Nizza non brillantissima, e priva di successi, qualche dubbio in più sulla sua condizione è lecito. Se riuscisse a scollinare il Poggio insieme ai migliori, come accaduto nelle ultime due edizioni, lo sprinter classe 1987 sarebbe l’uomo da battere nella volata finale.

Peter Sagan: sempre tra i primi dieci nelle ultime quattro edizioni della Milano-Sanremo, il campione del mondo è ancora a secco di vittorie in quest’avvio di stagione. La condizione sembra in crescita e l’infinità di piazzamenti ottenuti nel 2016 dimostrano che al capitano della Tinkoff serve solo sbloccarsi. Corridore versatile, lo slovacco può giocarsi le sue carte anche in una volata di gruppo, ma potrebbe anche entrare a far parte di un gruppetto di uomini che attacca sul Poggio di Sanremo. In ogni caso per il campione iridato sarà fondamentale riuscire a gestire al meglio i momenti caldi della corsa.

Michael Matthews: terzo lo scorso anno sul traguardo di Sanremo, il corridore della Orica Green-Edge è uno tra gli uomini più in forma in gruppo. Appena uscito da una Parigi-Nizza vissuta da protagonista, con una vittoria di tappa e diversi giorni in maglia gialla, l’australiano classe 1990 sembra maturo per imporsi in una grande corsa. Tra i velocisti è uno dei migliori a tenere in salita, e nonostante in termini di spunto paghi qualcosa dai migliori sprinter in gruppo, siamo sicuri che dopo una corsa lunga 291 km (con il Poggio e la Cipressa nel finale) sarà li davanti a giocarsi la vittoria.

Fabian Cancellara: con il settimo posto dello scorso anno il campione svizzero ha interrotto una striscia di quattro podi consecutivi (senza salire mai sul gradino più alto) alla Milano-Sanremo (dal 2011 al 2014). Spartacus vanta una sola vittoria nella Classica di primavera nel lontano 2008, stesso anno in cui vinse poche settimane prima la Strade Bianche. La corsa senese oltre a quest’anno è stata vinta dal corridore Trek Factory Racing in altre due occasioni: nel 2008 appunto, e poi vinse la Milano-Sanremo, e nel 2012, chiudendo poi la Classicissima al secondo posto. Oltre a questo, i risultati di Strade Bianche e Milano-Sanremo sembrano essere direttamente connessi nell’intera carriera dello svizzero. Se volete un consiglio, andate a rivedervi la Strade Bianche di poche settimane fa.

Fernando Gaviria: lo inseriamo tra i favoriti nonostante non si conoscano ancora a pieno capacità e limiti di questo talento emergente. Nella terza tappa della Tirreno-Adriatico ha battuto una folta schiera di ottimi velocisti, tra cui il campione del mondo Peter Sagan, e questo ci basta per indicarlo come un uomo pericoloso se la corsa non diventasse troppo dura. All’esordio nella Classica di primavera non ci sono indicazioni su come potrà reggere una gara di quasi 300 km, e se avrà la forza di tenere le ruote dei primi in un finale non facile per i velocisti. La sensazione è che sia ancora presto per essere protagonista in una corsa come la Milano-Sanremo, ma il talento del ragazzo è indiscutibile e se dovesse imboccare via Roma nel gruppo dei primi, allora sì che potrà giocarsi l’occasione di una vittoria clamorosa.

Nacer Bouhanni: lo scorso anno, alla sua prima apparizione alla Milano-Sanremo, ha ottenuto un buon sesto posto. Classe 1990 il velocista francese è in forte ascesa e in queste ultime settimane ha dimostrato di essere in ottima forma. Il corridore della Cofidis ha le capacità per essere uno dei pochi sprinter (insieme a Sagan e Matthews) a tenere una forte andatura sul Poggio, inoltre alla Parigi-Nizza ha dimostrato di poter vincere anche uno sprint a ranghi combatti, mettendosi dietro sia Kristoff che Matthews.

Greg Van Avermaet: la Milano-Sanremo non è la classica che più si addice alle caratteristiche del corridore BMC, che vanta come miglior piazzamento un nono posto nel 2011. Il belga viene però da un’esaltante inizio di stagione: vincitore della Omloop Het Nieuwdblad e della classifica generale della Tirreno-Adriatico. Discreto velocista, difficilmente potrà dire la sua in uno sprint di gruppo. Per questo siamo sicuri che proverà un attacco da lontano cercando di portare via un gruppo di pochi uomini.

Gli altri nomi da tenere d’occhio:

Zdeněk Štybar, Vincenzo Nibali, Edvald Boasson Hagen, Arnaud Démare, Juan José Lobato, Ben Swift.

I nostri consigli per le scommesse:

Fabian Cancellara: quasi sempre classificato nelle prime posizioni della Classicissima, Spartacus vanta una sola vittoria alla Milano Sanremo (2008). Alla Tirreno-Adriatico ha dimostrato di avere un’ottima gamba, e difficilmente perderà le ruote dei migliori nelle ultime due asperità di giornata, più probabile anzi un suo attacco nel finale del Poggio. Corridore dotato di grande acume tattico, il fuoriclasse svizzero non si farà sorprendere da eventuali azioni decisive, ma, dopo una corsa di quasi 300 km, potrebbe anche giocarsi le sue carte in uno sprint di gruppo.

Piazzat0 sul podio:

Greg Van Avermaet – sì

Peter Sagan – sì

Migliore gruppo 1 Milano-Sanremo:

Tim Wellens

Zdeněk Štybar

Diego Ulissi

Alejandro Valverde

Migliore gruppo 2 Milano-Sanremo:

Elia Viviani

Giacomo Nizzolo

Ben Swift

Niccolò Bonifazio

Alziamo le quote:

Vincenzo Nibali: a 10 anni dall’ultima vittoria italiana nella Classica di Primavera (Filippo Pozzato nel 2006), le speranze dei colori azzurri sembrano ricadere, principalmente, sul capitano dell’Astana. La Milano-Sanremo è da sempre un obiettivo del corridore siciliano. Il percorso non si addice molto alle sue caratteristiche, ma il campione italiano, come ha già fatto in passato, proverà ad attaccare da lontano. La condizione sembra assisterlo, chissà che non riesca a regalarci un’altra impresa.

Davide Zanetti
Davide Zanetti
Studente di comunicazione. Cresciuto nel mondo dello sport, patito di calcio, basket e ciclismo. “Malato” di tecnica e tattica, con un trascorso più da calciatore che da giornalista.

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