Tennis, ATP 250 Delray Beach: l’urlo liberatorio di Del Potro

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Undici mesi per un urlo liberatorio. Undici mesi per alzare di nuovo le braccia al cielo, commuoversi e salutare il pubblico che ti acclama. Non è una finale, ma semplicemente il primo turno dell’ATP 250 di Delray Beach (cemento all’aperto) in Florida.Per Juan Martin Del Potro la vittoria di stanotte contro Kudla (n.65) ha però la valenza di un trionfo in uno Slam. Un calvario infinito lungo un anno senza tennis concluso con lo sguardo stralunato e commosso per assaporare di nuovo la gioia perduta da troppo tempo di un passaggio di turno. I dubbi sulle reale efficienza del gigante argentino e dei suoi delicatissimi polsi rimangono, ma non è importante adesso. La felicità per lui e per tutti gli amanti del tennis è stato vederlo di nuovo in campo. La vittoria per 6-1, 6-4 su Kudla è per il momento solamente la ciliegina su una torta dal profumo dolcissimo.

Insieme al ritrovato campione argentino passa il turno il bulgaro Dimitrov, vittorioso per 6-4, 6-2 sull’israeliano Sela. Cadono le prime 3 teste di serie: fuori per ritiro Anderson con Krajicek, Tomic (sconfitto da Ram 7-6, 6-1) e il campione in carica Karlovic, eliminato 6-3, 3-6, 6-2 dal qualificato Patrick Smith.

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Andrea Di Benedetto
Andrea Di Benedetto
Nato nel 1980 a Bologna, vive e lavora a Pescara. Cresciuto con il credo sportivo per Ivan Lendl, Larry Bird e Johan Cruyff, da sempre appassionato di sport, viaggi e pastori tedeschi.

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