Atalanta, Reja: “Non abbiamo avuto la giusta convinzione, siamo stati superficiali”

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L’allenatore dell’Atalanta Edoardo Reja, dopo la sconfitta per 2-1 contro l’Udinese, si è presentato in conferenza stampa per rispondere alle consuete domande post partita. Queste le sue principali dichiarazioni:

Oggi abbiamo regalato il primo tempo: loro avevano lasciato qualche spazio che si poteva sfruttare meglio. Il secondo tempo siamo arrivati alla conclusione ma senza la convinzione necessaria. La determinazione è una componente fondamentale: su palla inattiva, soprattutto, non possiamo permetterci di avere certi cali di attenzione, la superficialità che ho visto non va assolutamente bene. Il secondo tempo abbiamo fatto la partita noi e l’Udinese ha portato a casa il risultato difendendosi. Penso che avremmo meritato il pareggio, risultato che poteva essere raggiunto tranquillamente perché c’erano molti minuti per segnare il secondo gol e loro erano in evidente affanno.

Dramé? L’ho sostituito perché si è infortunato saltando di testa.

Nelle ultime 5-6 partite abbiamo sempre preso gol da palla inattiva, è un aspetto sul quale dobbiamo lavorare molto.

Conti? Doveva fare questa esperienza. Bellini è più bravo in fase difensiva, Conti ha qualità più offensive. Ho scelto lui perché volevo sfruttare le lacune difensive di Edenílson. Non potevo pretendere che lui risolvesse la partita, ha fatto la sua prestazione, ha bisogno di tempo per crescere.

Io devo valutare attentamente la gara di oggi, anche in chiave mercato. Abbiamo perso Maxi e dunque dobbiamo intervenire per coprire questo buco. Siamo attenti su diverse situazioni.

4-2-4 quando è entrato Monachello? Sì, abbiamo provato questa soluzione per mettere in difficoltà l’Udinese e ci siamo anche riusciti. Il Papu ha provato più volte a creare problemi alla loro retroguardia, non abbiamo sfondato per dettagli. Dobbiamo avere un po’ più di “cazzimma”.

Problema a livello atletico? Direi di no, siamo cresciuti nella ripresa, a differenza dell’Udinese che mi sembra sia calata vistosamente. Dobbiamo migliorare nell’avere gli stessi ritmi anche nella prima frazione di gioco.

Se cerchiamo un attaccante? Cerchiamo qualcuno che possa innalzare il tasso tecnico della squadra, non prendiamo qualcuno solo per rimpiazzare Maxi numericamente. Vogliamo un giocatore che possa dare quel qualcosa in più alla squadra.

Stefano Tomat
Stefano Tomat
Nasce nel 1987 a Udine, gioca a calcio da quando ha 6 anni. Laureato in Relazioni Pubbliche e Comunicazione Integrata per le Imprese e le Organizzazioni.

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