Bologna, Donadoni: “La nostra convinzione ha fatto la differenza”

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È un Donadoni soddisfatto, quello che si presenta davanti ai giornalisti al termine della gara vinta dal suo Bologna in casa del Milan per 1-0. La salvezza ormai è un obiettivo più che fattibile.
Queste le sue dichiarazioni:

“È stata una vittoria di un sacco di elementi, non c’è una sola strada per arrivare all’obiettivo. La prestazione di oggi è figlia di qualcosa di veramente positivo, al di là del risultato. Abbiamo creduto in noi stessi e questo tipo di concetto fa davvero la differenza, non i risultati, che siano essi positivi o negativi: quando riusciamo a dimostrare questo valore nulla è impossibile, puoi vincere anche a San Siro contro il Milan. Non è facile giocare sempre così con questa testa, ma questo tipo di risultati danno convinzione. Dobbiamo lavorare solo su questa.

Ho detto ai ragazzi che essere attendisti e rinunciatari non era l’atteggiamento giusto, anche se la prima occasione era stata nostra. Il primo tempo abbiamo avuto poca convinzione, nel secondo abbiamo pigiato sull’acceleratore, abbiamo alzato la testa, abbiamo rischiato — è vero — ma abbiamo meritato di vincere. Chi ha giocato ha fatto benissimo, anche chi è entrato. E questo tipo di atteggiamento mi è piaciuto tantissimo, perché anche chi entra può essere determinante.

Donsah arriva da un fastidio muscolare, la scelta di non farlo giocare deriva soprattutto da questo. È un giocatore che se non sta bene fisicamente è meglio non farlo giocare, perché deve essere al 100%. Ma la cosa importante è che chi entra fa una prestazione del genere, come oggi. E questo è positivo per il collettivo, per il lavoro che si fa in settimana.

È vero, a volte ci portiamo dietro i fantasmi dei primi mesi del campionato. Ma noi possiamo dire tante parole, ma alla fine in campo bisogna mettere i fatti. E oggi l’abbiamo fatto. Giaccherini ha giocato bene, ma solo nel secondo tempo, visto che nel primo non ha giocato. Ecco, deve migliorare in questo: essere costante per tutti i 90 minuti. Rossettini non ha nulla, volevo spingere di più su quella fascia perché mi ero reso conto che il Milan era un po’ sulle gambe. E Ferrari ha giocato davvero bene, con grande spirito. È stato bravo.

Mi dà un sapore particolare non vincere qua, ma sentire l’applauso di tutto lo stadio quando sono entrato prima della partita. Non smetterò mai di essere grato a questa gente e questo stadio per le emozioni che mi ha sempre regalato, sia da giocatore che adesso quando vengo da avversario. Se si sono pentiti al Milan di non avermi preso? Le persone fanno delle scelte, la vita è così. E le scelte altrui vanno rispettate. Sono felice di quello che sono e di quello che sto facendo, sono in un’ottima società e spero di ottenere successi qua”.

Francesco Mariani
Francesco Mariani
Twitter addicted, vive di calcio. In campo è convinto di essere Pirlo, ma in realtà è un Carrozzieri qualunque. Per lui il trequartista è una questione di principio.

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