Basket, Serie A – Si accende Jerome Dyson, Torino mette la freccia: 75-70 sulla Virtus Bologna

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Nel primo posticipo della 14esima giornata della Serie A Beko, si scontrano la peggiore difesa in casa (85.4) e il secondo peggiore attacco in trasferta (65.5 nelle precedenti 6 trasferte, tutte perse): Torino gioca per ricucire, Bologna per slegarsi definitivamente dalla lotta-salvezza. Dopo un primo quarto di marca bianconera, partita equilibrata e chiusa soltanto da un Jerome Dyson che si accende negli ultimissimi minuti, mette la freccia e riaccende il campionato della Manital Torino.

Alla palla a due, la prima sorpresa: nel quintetto bolognese non c’è Rod Odom, molto positivo nelle ultime uscite, e inizialmente annunciato come partente; Valli schiera quindi Gaddy-Fells-Fontecchio-Mazzola-Pittman, rispondendo all’annunciato Dyson-Dawkins-Rosselli-Mancinelli-White scelto da Frank Vitucci.

Subito tre falli in un minuto per una Torino che scende in campo con un atteggiamento non convinto, e dall’altro lato Virtus padrona del campo nel primo periodo: 10 punti in 10 minuti per Fontecchio, che mette due triple pesanti in un primo quarto chiuso molto sopra media (16.3 punti a quarto); Vitucci prova a ruotare i suoi, giocandosi anche l’esperienza di Giachetti e i chili di Ebi, ma Bologna chiude con un vantaggio in doppia cifra: 12-26.

Non si segna più in apertura di secondo periodo: la prima a sbloccarsi è la Manital, con accorcia grazie a due cesti di White e una tripla di Miller; Bologna tiene prova a tenere la distanza, ma finisce anche per caricarsi di palle perse (all’intervallo saranno già 9) e di falli tra i lunghi (Mazzola 3, Pittman, Odom e Cuccarolo 2): lungo i minuti, si vede anche un pressing a tutto campo da parte di una Manital che si rifà sotto fino al 32-35 (20-9 nel periodo).

Equilibrio e disattenzioni nel terzo quarto: la Virtus tende ad allargare il proprio vantaggio, ma continua a caricarsi di falli negli uomini-chiave (Mazzola arriva a 4, Pittman 3) e deve aspettare sette minuti prima che Fontecchio si sblocchi con una tripla, dopo un secondo quarto in cui ha fatto virgola: un appoggio di Mancinelli chiude il quarto sul 48-54, ma la sensazione è che Torino non possa sperare di vincere se non trova di più da Dyson (fin qui solo 5 punti).

Subito White a dimezzare lo svantaggio, poi due minuti di nulla, terminati da una tripla di Michele Vitali a ristabilire il +6 per Bologna; quarto fallo di Pittman, White e Miller ricuciono fino al -1: una schiacciata di Ebi segna il primo vantaggio della partita per Torino, con Valli che deve richiamare in panchina i suoi. Non serve: negli ultimi minuti una scelta scellerata di Fells costa cara a Bologna, di là si accende Jerome Dyson, Fontecchio ha la tripla per il supplementare ma esce. Finisce 75-70, la Manital riapre i giochi-salvezza.

Per la Manital Torino, da incorniciare la prova di DJ White (18 punti, 9 rimbalzi e 4 assist) e Miller (17+3+3), costanti lungo tutta la partita; per la Virtus Bologna, dominio a rimbalzo (33-25) e anche record di punti in carriera per Fontecchio (18), ma rotazioni troppo ristrette per vincere la terza partita in una settimana.

 

MANITAL TORINO-OBIETTIVO LAVORO BOLOGNA 75-70 (12-26, 32-35, 48-54)
Manital Torino: Dawkins 4, Dyson 16, Ebi 6, Fantoni ne, Giachetti 4, Mancinelli 8, Mascolo ne, Miller 17, Rosselli 2, White 18. All.: Vitucci.
Obiettivo Lavoro Bologna: Cuccarolo 0, Fabiani ne, Fells 8, Fontecchio 18, Gaddy 4, Mazzola 5, Odom 7, Oxilia 1, Pittman 15, Vercellino ne, Vitali 12. All.: Valli.
Arbitri: Begnis, Mazzoni e Ranaudo.
Pietro Luigi Borgia
Pietro Luigi Borgia
Cofondatore e vicedirettore, editorialista, nozionista, italianista, esperantista, europeista, relativista, intimista, illuminista, neolaburista, antirazzista, salutista – e, se volete, allungate voi la lista.

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