L’ascesa di Dybala: il presente e il futuro della Juve

Dybala ci ha dato ampia prova delle sue potenzialità nella sfida contro la Lazio, dimostrando di poter essere un futuro leader della Juventus. In campo ha fatto vedere ottimi spunti, legati alla sua classe e soprattutto alla grande visione di gioco che già possiede: soprattutto quest’ultima caratteristica lascia stupiti tifosi e opinionisti, vista la conoscenza strategica del suo ruolo nonostante la giovanissima età. Dybala ha dominato incontrastato a Roma, ponendosi come vero trascinatore della Juventus: senso della posizione e carattere gli hanno permesso di sostenere l’attacco bianconero da solo ed essere protagonista delle marcature decisive.

All’Olimpico, il ragazzo ha dimostrato di non sentire il peso della maglia numero 21 juventina, prima di lui vestita da legende come Pirlo e Zidane: anzi, in campo ha mostrato colpi degni di questi campioni. Dalla vivace classe nell’uno contro uno, a uno spettacolare gol da fuori area in cui Marchetti non ha potuto fare nulla: questo è stato l’argentino contro la Lazio. Il talento non è acqua e se saprà amministrarlo, la Juventus potrà pensare a un futuro roseo puntando sul talento di Dybala e di Pogba. Dopo la straordinaria prestazione in campo, l’argentino ha dichiarato: “Veniamo da una buona serie di vittorie, sono contento perché sto aiutando la squadra a portare sempre i tre punti a casa”.

Beppe Marotta l’ha portato a Torino con una operazione da 40 milioni d’euro complessivi, sottraendo la giovane promessa al Palermo di Zamparini. Guardando le statistiche, più di qualcuno ha cominciato a fare confronti con Tevez: un altro volto che ha segnato la storia juventina. Se guardiamo i numeri dei due giocatori, in questi periodo del campionato entrambi hanno la stessa media: sette gol e tre assist a testa. Dybala si è dimostrato più prolifico solo perché ha giocato una partita in meno dell’Apache: 14 gare contro 15 dell’ex bianconero. Il 22enne argentino si sta dimostrando come un possibile giocatore pronto a prendere l’eredità di Tevez in bianconero, rispondendo così a chi lo confronta con l’attuale attaccante del Boca Juniors: “Magari c’erano più aspettative su di lui che su di me. Sono contento di aver fatto bene come Carlito finora, ma lui ha vinto tanto e io ancora no. Spero di vincere anche io come lui. Abbiamo un gruppo fantastico, siamo di ottimo umore e vincere aiuta tantissimo”.

Quest’anno la Serie A è nel segno dell’Argentina, viste le prestazioni mostruose del talento Dybala e di Higuain con il Napoli. Il primo abbiamo visto come stia reggendo la pressione che solo la maglia juventina può dare, l’altro per ora sta a 14 gol e due assist tra Europa League e campionato. Dybala farebbe la fortuna di ogni nazionale di calcio, se non fosse che nell’Albiceleste gioca un certo Messi che leva spazio al giovanissimo giocatore.

La Juventus ha trovato una base su cui costruire i progetti della squadra, pazienza se il ragazzo ha avuto bisogno di un po’ di tempo per ambientarsi. Alle tante polemiche sul suo utilizzo e la sua gestione a inizio stagione (vedere le tante dichiarazioni di Zamparini), Dybala ha fatto poche parole e tanti fatti per acquistare la fiducia di Allegri: aspettative ricompensate in pieno, se vediamo i risultati della formazione bianconera. Se la Juventus sta risalendo la classifica e sogna di poter lottare ancora per lo scudetto, il merito va anche alle sue grandi prestazioni in campo. Così ha risposto il ragazzo riguardo Allegri: “Lui mi ha dato fiducia dal primo giorno, mi ha parlato tantissimo, mi ha fatto vedere dei video con gli errori che faccio in ogni partita per migliorare sempre”.

Stiamo assistendo alla definitiva consacrazione di questo futuro campione bianconero, che nonostante la sua giovanissima età già mostra una maturità calcistica impeccabile. Siamo curiosi di vedere dove riuscirà a portare la squadra con le sue prestazioni, immaginandolo già come una bandiera del popolo juventino nell’immediato futuro.