Lezione Charrúa ai campioni d’America: Uruguay-Cile termina 3-0

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Grande festa Charrúa all’Estadio Centenario: tre gol al Cile campione d’America, tutti nati da una situazione di palla inattiva. Male Vidal.

Primo tempo Dopo dieci minuti di studio la gara sale di tono: Vidal strappa un pallone sulla trequarti con la solita forza muscolare, palla a Isla, azione tutta scuola Juventus, cross per il Guerriero cileno che la tocca con la punta del piede destro ma non centra l’obiettivo presidiato da Muslera. La gara è molto nervosa, dagli sviluppi di un calcio di punizione Vidal perde la marcatura di Godín, Medel tiene in gioco tutti, Corujo tocca delicatamente in favore del capitano… rete! Uruguay in vantaggio alla prima occasione disponibile, segna Godín e come sempre le sue marcature hanno un peso specifico incredibile per le sorti della squadra in cui gioca. Il Cile tenta di ritornare in partita placando gli animi bollenti di alcuni giocatori, ci prova il mago Valdivia con due tocchi incantevoli che aprono il gioco sulle fasce ma stasera la difesa della Celeste sembra difficile da aprire con delle incursioni laterali.

Secondo tempo Nel Cile si vede almeno un’azione che inizia a sinistra e si chiude a destra, tocco verticale di González per Vidal, suggerimento che manda Alexis Sánchez alla velleitaria conclusione. L’Uruguay non concede nulla sulle fasce e incanala al centro il gioco di Sampaoli, la densità permette un più facile recupero palla. Dal rinvio di Muslera, Cavani sale in cielo, spizza verso Álvaro Pereira… rete! El Palito, raddoppia la Celeste con assoluto merito. Calcio d’angolo numero due per la formazione di Tabárez, lo calcia Sánchez per Cáceres… rete! 3-0 inoppugnabile. Carlos Sánchez fornisce un pallone spaziale ad Arévalo il quale si fa ipnotizzare da Claudio Bravo che si ripete all’89’ sullo stesso Sánchez. Finisce qui Uruguay-Cile, 3-0: non c’è mai stata partita a Montevideo, pessima prestazione dei vincitori della Copa America che pagano caro l’assenza di cattiveria sulle palle inattive, l’unico strumento fruibile per sopperire alla differenza d’altezza con gli avversari.

URUGUAY-CILE 3-0 (1-0)

Uruguay (4-2-3-1): Muslera 6; M. Pereira 6, Coates 6.5, Godín 7.5, Cáceres 7 (71′ G. Silva sv); Corujo Díaz 6, Arévalo 6.5; C. Sánchez 7.5, Lodeiro 5.5 (59′ A. Pereira 7), Rolán 7 (80′ Nández sv); Cavani 6. A disp.: Campaña, M. Silva, De Arrascaeta, Lozano, Mayada, Santos, Stuani, Velázquez. All.: Tabárez 7.

Cile (4-3-1-2): Bravo 5; Isla 5.5, Medel 5, Jara 5, Mena 5 (66′ Fernández 5); Vidal 5, Díaz 5.5, González 5 (66′ Beausejour 5); Valdivia 5; Vargas 5 (81′ Orellana 5), A. Sánchez 6. A disp.: Herrera, Toselli, Albornoz, Carmona, Gutiérrez, Pinilla, Rabello, Roco, F. Silva. All.: Sampaoli 5.

Arbitro: Roldán (COL).
Marcatori: 23′ Godín, 62′ A. Pereira, 65′ Cáceres.
Note: Vargas (Cil) esce esibendo un dito medio al pubblico uruguagio.
Ammoniti:
Godín, Corujo Díaz, M. Pereira, A. Pereira (Uru); Vidal, Medel, A. Sánchez, Díaz (Cil).
Espulsi: Valdivia (Cil) dopo il triplice fischio per insulti diretti all’arbitro.

Alessandro Legnazzi
Alessandro Legnazzi
Zeneize d'adozione. Da sportivo e (presunto) giornalista nasce nei court di tennis folgorato dagli scritti del maestro Gianni Clerici; scopre d'avere un cuore grande così e si dedica anche al calcio.

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