Formula 1, GP Stati Uniti – Rosberg regala il mondiale a Hamilton

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Tre volte campione del mondo, tre volte più forte di tutti come il suo idolo Senna: Lewis Hamilton vince ad Austin una gara tutt’altro che scevra di emozioni e si mette in macchina il secondo scettro mondiale consecutivo che gli consegna il biglietto per la Hall of Fame, raggiungendo proprio Senna nella classifica iridata.

L’avvio della gara è subito pirotecnico: quasi nemmeno il tempo di vedere l’ultimo semaforo rosso spegnersi e Hamilton si è già preso la prima posizione ai danni del solito Rosberg, troppo timido e bonario nel chiudere la porta al compagno di squadra; le due Ferrari intanto approfittano di un testacoda di Bottas per scalare posizioni: Seb nono e Kimi decimo, alla prima curva, sono già in zona punti e iniziano una lunga rimonta.

La gara viene però congelata subito dalla virtual safety car che mette ancora una volta in luce tutta la propria inadeguatezza: Vettel e Pérez perdono ben 5 secondi da Hamilton mentre Rosberg approfitta del via libera per sverniciare Ricciardo e andarsi a prendere la posizione anche di Kvyat. Azione che scatena la bagarre tra le due Red Bull e Rosberg e che culmina nel doppio sorpasso dell’australiano, capace di prendersi la testa della gara al giro 15.

Mentre Räikkönen e Vettel fanno a sportellate con Verstappen, remando con delle gomme totalmente finite, la gara si scalda al vertice: Rosberg prova ad insediare Hamilton, botta e risposta con sorpassi e contro sorpassi fino al giro 19 che vede il britannico alzare bandiera bianca, rientrando ai box per montare le slick, così come Vettel. Scatta la girandola dei pit stop e comincia la danza dei piloti in pista per tenere tutte e quattro le gomme sull’asfalto: rischia Ricciardo con un lungo, lo imita Hamilton in battaglia con Kvyat mentre Räikkönen va oltre, finendo a muro e demolendo tutto quello che aveva costruito.

Al giro 23 Rosberg si riprende la testa e una tornata dopo Vettel si affaccia sul podio sfilando Kvyat. Dopo la Safety car, questa volta concreta e non virtuale, il tedesco si scatena: prima passa nuovamente il pilota russo in groppa al toro, poi innesca una battaglia con Ricciardo, annusando il terzo posto, e prendendoselo al giro 34, forte di un treno di gomme più fresco. Stesso vantaggio che sfrutta il solito pirotecnico Verstappen, spettacolare nel doppio sorpasso ai danni della scuderia madre.

Il giro 38 è quello della svolta: la virtual Safety car torna protagonista, Rosberg opta per il cambio gomme, subendo il sorpasso da Vettel, mentre Hamilton sceglie la gallina invece dell’uovo restando fuori per mantenere la testa della gara. Scelta poco lungimirante a cui pone rimedio, in parte, la successiva Safety car, entrata per rimuovere la Red Bull di Kvyat stampata contro il muro del rettilineo: Hamilton può effettuare il pit stop e riaccodarsi con gomme nuove a Rosberg che alla ripartenza prende, saluta e prova scappare via per poi combinare la frittata.

Un finale thrilling quasi incomprensibile, che regala il terzo scettro mondiale a Lewis Hamilton, mentre Vettel conquista il dodicesimo podio stagionale completando una splendida rimonta dal tredicesimo posto; restano con l’amaro in bocca Alonso e Rossi, entrambi a un passo da una zona punti che per il primo avrebbe significato consolazione e per il secondo storia, la stessa che per il secondo anno consecutivo ha scritto Lewis Hamilton.

RISULTATI GP RUSSIA 2015
1. Hamilton Mercedes 56 giri completati
2. Rosberg Mercedes 2″8
3. Vettel Ferrari 3″3
4. Verstappen Toro Rosso 22″3
5. Pérez Force India 24″4
6. Button McLaren 28″0
7. Sainz Toro Rosso 30″6
8. Maldonado Lotus 32″2
9. Nasr Sauber 40″2
10. Ricciardo Red Bull 53″3
11. Alonso McLaren 54″8
12. Rossi Manor-Marussia 1′15″2

Ritirati: Grosjean (Lotus), Massa (Williams), Stevens (Manor-Marussia), Bottas (Williams), Räikkönen (Ferrari), Ericsson (Sauber), Hülkenberg (Force India), Kvyat (Red Bull)

Classifica piloti: Hamilton 327, Vettel 251, Rosberg 247, Räikkönen 129, Bottas 111, Massa 109, Kvyat 74, Ricciardo 74, Pérez 64, Grosjean 44, Verstappen 44, Hülkenberg 38, Nasr 25, Maldonado 24, Sainz jr. 18, Button 16, Alonso 12 Ericsson 9, .

Classifica costruttori: Mercedes 574, Ferrari 380, Williams 220, Red Bull 148, Force India 102, Lotus 68, Toro Rosso 62, Sauber 34, McLaren 28.

Federico Sala
Federico Sala
Nato a Milano nel 1992, laureato in Lettere Moderne ed ex collaboratore di Sportitalia. Scrive per Milannews.it e tuttoB, e nel tempo libero allena i ragazzini delle società affiliate all'AC Monza.

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