La Copa Libertadores non si muove dall’Argentina e in particolare da Buenos Aires. Dopo diciannove anni infatti, il River Plate torna a sedersi sul trono del Sud America dopo aver sconfitto 3-0 i messicani del Tigres nella finale di ritorno al Monumental (0-0 il risultato della partita di andata a Monterrey). Il vantaggio dei Millonarios arriva al 45′, quando Vangioni mette in mezzo un traversone perfetto dalla sinistra per la testa dell’attaccante classe 1992 Alario, che in tuffo di testa da centravanti vero realizza l’1-0. Il Tigres prova a reagire nella ripresa, ma al 75′ subisce il colpo del ko: Aquino stende Carlos Sánchez in area di rigore e l’arbitro uruguaiano Darío Ubriaco non ha dubbi nell’indicare il dischetto. Dagli undici metri va lo stesso Sánchez, che spiazza Guzmán facendo esplodere la gioia dei 65mila tifosi biancorossi presenti sugli spalti. A questo punto i messicani si sfaldano e al 79′ arriva anche il terzo gol del River Plate, con Funes Mori che mette il pallone in rete grazie a un imperioso stacco di testa sugli sviluppi di un calcio d’angolo battuto dal neo-entrato Pisculichi.
Lo straordinario artefice dell’ultimo anno riverplatense è sicuramente l’allenatore Marcelo Gallardo, capace di vincere Copa Sudamericana, Recopa e Copa Libertadores (dopo quella vinta nel 1996 da giocatore) consecutivamente e di riportare così il River Plate sul tetto del continente. Sono bastati quindi solo quattro anni per la resurrezione definitiva dei Millonarios, che nel 2011 avevano conosciuto l’onta della prima retrocessione in B Nacional in tutta la loro storia. Una programmazione perfetta e un settore giovanile florido come pochi al Mondo hanno però permesso alla Banda di tornare subito in alto e di costruire una squadra che ora gioca con una impressionante consapevolezza nei propri mezzi. Queste le parole del Muñeco a fine partita: “L’idea era di vincere un titolo così desiderato dai tifosi, lo stavamo aspettando da diciannove anni. Questo gruppo di giocatori si allena duramente e cerca di conquistare l’obiettivo fino alla fine. Sempre va per il massimo e, nonostante i tanti ostacoli affrontati, siamo riusciti ad arrivare a festeggiare questo grande successo. Questo è quello che si merita il River. Ora andremo in Giappone (per la Coppa Suruga contro il Gamba Osaka, mentre a dicembre ci sarà il Mondiale per Club sempre in Giappone; ndr) e proveremo a portare a casa un altra coppa”.
È però la Copa Libertadores di tutti: di Cavenaghi che lascia dopo aver vinto il titolo più importante, di Vangioni autore di un anno semplicemente straordinario, di Funes Mori bandiera e idolo cresciuto nelle giovanili del club, di Alario arrivato dal Colón per rimpiazzare Teo Gutiérrez (passato allo Sporting Lisbona) e subito decisivo, di Barovero, di Maidana, del capitano Ponzio, di Carlos Sánchez capace di segnare in tutte le finali giocate dalla squadra di Gallardo, di Kranevitter che a soli ventidue anni è già un punto fermo di questa squadra e ha attirato su di sé gli occhi di mezza Europa, e poi, ovviamente, di tutti i tifosi del River Plate, che dopo diciannove interminabili anni possono tornare a festeggiare davanti all’Obelisco la vittoria della coppa più importante del Sud America.
Il prossimo obiettivo dei Millonarios, oltre al campionato, sarà ora il Mondiale per Club in Giappone, in cui gli argentini potrebbero sfidare il Barcellona in finale. Tanti i cori dei tifosi e degli giocatori, con le “dediche” più ricorrenti che sono ovviamente andate ai rivali del Boca Juniors, eliminati agli ottavi di finale proprio dal River Plate.
Questa l’atmosfera da brividi all’ingresso in campo delle squadre al Monumental:
Ecco invece le tre reti del River Plate:
RIVER PLATE-TIGRES 3-0 (1-0)
River Plate (4-4-2): Barovero; Mayada, Maidana, Funes Mori, Vangioni; Sánchez, Kranevitter (81′ L. González), Ponzio, Bertolo; Alario (68′ Driussi), Cavenaghi (76′ Pisculichi). A disp.: Chiarini, Balanta, G. Martínez, Saviola. All.: Gallardo.
Tigres (4-4-2): Guzmán; Jiménez, Juninho, Rivas, J. Torres; Damm, Arévalo Ríos (63′ Dueñas), Pizarro, Aquino (76′ Guerrón); Gignac, Sobis. A disp.: Palos, Álvarez, Briseño, J. F. Torres, Viniegra. All.: Ferretti.
Arbitro: Darío Ubriaco (Uruguay).
Marcatori: 45′ Alario, 75′ rig. Sánchez, 79′ Funes Mori.
Note – Ammoniti: 8′ Alario, 47′ Funes Mori, 55′ Cavenaghi, 76′ Sánchez (R); 16′ Jiménez, 18′ Juninho, 21′ Gignac, 24′ Rivas, 71′ Torres (T).
Come ultima cosa, vediamo l’elenco di tutti i risultati dei campioni in questa Copa Libertadores.
14 partite giocate (5 vittorie, 7 pareggi, 2 sconfitte; 18 gol fatti, 9 gol subiti):
FASE A GIRONI
19/02/2015 (V) 0-2 vs. San José
05/03/2015 (L) 1-1 vs. Tigres (Carlos Sánchez)
12/03/2015 (V) 1-1 vs. Juan Aurich (Eder Álvarez Balanta)
19/03/2015 (L) 1-1 vs. Juan Aurich (Gabriel Mercado)
08/04/2015 (V) 2-2 vs. Tigres (Teófilo Gutiérrez y Rodrigo Mora)
15/04/2015 (L) 3-0 vs. San José (Rodrigo Mora x 2 -uno de penal- y Teófilo Gutiérrez)
OTTAVI DI FINALE
07/05/2015 (L) 1-0 vs. Boca (Carlos Sánchez, de penal)
14/05/2015 (V) 0-0 vs. Boca (suspendido en el entretiempo)
QUARTI DI FINALE
21/05/2015 (L) 0-1 vs. Cruzeiro
27/05/2015 (L) 3-0 vs. Cruzeiro (Carlos Sánchez, Jonatan Maidana y Teófilo Gutiérrez)
SEMIFINALE
14/07/2015 (L) 2-0 vs. Guaraní (Gabriel Mercado y Rodrigo Mora)
21/07/2015 (V) 1-1 vs. Guaraní (Lucas Alario)
FINALE
29/07/2015 (V) 0-0 vs. Tigres
05/08/2015 (L) 3-0 vs. Tigres (Lucas Alario, Carlos Sánchez -de penal- y Ramiro Funes Mori)