Fantacalcio Serie A 2015/16: alla scoperta di… Marten de Roon

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Marten de Roon, colpo quasi a sorpresa dell’Atalanta di Reja e Marino, è diventato ufficialmente un giocatore nerazzurro già lo scorso 11 luglio, per una cifra attorno al milione e trecentomila euro. Il centrocampista arriva direttamente dall’Heerenveen, compagine che ha chiuso l’Eredivisie 2014/2015 al settimo posto, facendo anche leggermente meglio di quanto si aspettassero in molti a causa della massiccia campagna di cessioni fatta registrare l’estate scorsa.

Il buon Marten è – come detto – un centrocampista non particolarmente duttile da un punto di vista tattico perché negli ultimi due anni è diventato sostanzialmente una mezzala, anche se sa giocare ugualmente bene di fronte alla difesa (in Olanda ha interpretato entrambi i ruoli a seconda dell’allenatore e del suo stile di gioco), ma compensa la scarsa poliedricità di ruolo con un ottimo abbinamento di qualità e quantità nel suo gioco. Tipico elemento che se la cava bene in tutto senza tuttavia eccellere in nulla, a livello di caratteristiche si può considerare come una sorta di ibrido tra Carmona e Cigarini, per citare due suoi nuovi compagni di squadra. Non è dotato come l’italiano in fase d’impostazione né come il cileno in interdizione, tuttavia è sufficientemente versato in entrambi i fondamentali da essere probabilmente più completo di entrambi a livello globale. Carismatico e caratterialmente deciso – in Frisia è stato scelto come capitano da van Basten dopo un solo anno di Heerenveen -, de Roon è un lottatore di centrocampo, non si arrende mai e sa essere anche un trascinatore silenzioso per i compagni, guidandoli con l’esempio e la fatica.

Abbina inoltre a un buon senso del tempo negli inserimenti senza palla in area avversaria pure un’ottima capacità di colpire di testa, forse il suo miglior fondamentale, che lo rende una potenziale minaccia sui calci piazzati nonostante non sia un gigante in senso classico (è alto 1,85 m, rispettabile ma non enorme): in area avversaria però questo ragazzo di Zwijndrecht sa farsi decisamente sentire – anche se non necessariamente segnando, quanto più tenendo impegnati i difensori avversari – e, almeno agli inizi del campionato italiano, potrebbe sfruttare l’effetto sorpresa. Ma non di solo gioco aereo vive de Roon: l’ex capitano dell’Heerenveen è anche un buon tiratore di calci piazzati nonché un eccellente rigorista. Non è affatto detto che all’Atalanta, squadra in cui non mancano ottimi tiratori, possa diventare il battitore principale dei calci piazzati, tuttavia potrebbe capitare di tanto in tanto che i compagni lo lascino provare, specialmente dagli undici metri (magari quando non ci sono né Denis né Pinilla in campo).

Nonostante le sue qualità dagli undici metri e, più in generale, sui calci da fermo, de Roon non è però un giocatore particolarmente avvezzo alla rete: nell’ultimo triennio ha firmato solo sei gol anche perché, a prescindere dalla posizione ricoperta in campo, è stato spesso utilizzato come equilibratore della squadra nonché primo difensore nel passaggio dalla transizione offensiva a quella difensiva. Un incarico assegnatoli in virtù delle sue discrete capacità di lettura dell’azione e della sua ottima disciplina tattica, che ne fa un elemento molto apprezzato dai tecnici (si attiene sempre in modo estremamente preciso alle consegne) che preferiscono sacrificare la sua capacità di inserirsi pur di utilizzarlo come “rete di sicurezza” che non abbandona mai la posizione.

Comprarlo al Fantacalcio rappresenta di sicuro un piccolo rischio perché, come spesso accade coi giocatori stranieri che atterrano nel nostro campionato, ancora non è molto chiaro come, se e quando Marten de Roon si adatterà alla realtà della Serie A. Ammesso e non concesso che l’olandese si cali al meglio nella sua nuova realtà, il suo tipico standard di rendimento è piuttosto costante: in parole povere, è molto raro che l’ex Heerenveen scenda sotto il sei in pagella. Consigliamo di scommettere su di lui come complemento della rosa (il tipico acquisto a uno, insomma), specialmente ora che la Dea si è privata di Baselli. Di fatto, è probabile che de Roon si giochi il posto in squadra con Kurtić.

Giorgio Crico
Giorgio Crico
Laureato in Lettere, classe '88. Suona il basso, ascolta rock, scrive ed è innamorato dei contropiedi fulminanti, di Johan Cruyff, della Verità e dello humour inglese. Milanese DOC, fuma tantissimo.

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