Mondiali Under 20 2015: il Girone D, squadre e stelle

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A pochi giorni dall’inizio dei Mondiali Under 20 2015, comincia il nostro viaggio alla scoperta dei sei Gironi che daranno vita alla prima parte della manifestazione. Un’analisi per cercare di conoscere meglio le ventiquattro squadre nazionali giovanili che prenderanno parte alla rassegna che si terrà in Nuova Zelanda dal 30 maggio al 20 giugno.

Oggi è il turno del Girone D, raggruppamento nel quale non è presente alcuna nazione che abbia vinto il torneo in passato, a meno di non considerare forzatamente l’attuale Serbia come diretta erede della Yugoslavia campione nel 1987 (una squadra mostruosa che annoverava nelle sue fila gente come Boban, Prosinečki, Predrag Mijatović, Jarni o Šuker e quindi anche una nutrita colonia croata). Oltre ai balcanici, fanno parte del girone pure il Messico, il Mali e l’Uruguay, che rendono il raggruppamento (sulla carta) molto combattuto, in quanto sono tutte formazioni di grande tradizione che hanno conseguito almeno un podio nella loro storia e che, a livello continentale, si attestano tutte tra i migliori prodotti delle rispettive realtà confederate.

mexico_round_icon_256Messico – La versione junior del Tricolor è alla sua quattordicesima apparizione nel torneo, la terza consecutiva, e, sebbene non abbia mai vinto, può vantare un rispettabile palmarès costituito da un secondo posto raggiunto nel 1977 e da un terzo, arrivato nel 2011. Due anni fa i messicani – allora guidati dall’astro nascente di Jesús Corona – sono stati estromessi agli ottavi da una Spagna fortissima ma, questa volta, i messicani arrivano fiduciosi, grazie anche al successo nel torneo continentale di categoria ottenuto lo scorso gennaio (finale vinta contro Panama).

Il Commissario Tecnico è Sergio Almaguer, alla guida dell’Under 20 da quattro anni e con la quale ha conquistato gli ultimi due campionati centro-nordamericani di categoria. La missione dell’allenatore messicano per questa rassegna mondiale è migliorare gli ottavi di finale del 2013 e la rosa che il tecnico ha selezionato per il torneo ricalca in gran parte la scelta fatta cinque mesi fa per la competizione targata CONCACAF. Gli elementi sulla carta più notevoli sono Érick Aguirre e Erick Gutiérrez, interessante coppia di centrocampo, Rodrigo González (difensore centrale), e un po’ tutto il reparto avanzato, nel quale spiccano l’attaccante Alejandro Díaz e, soprattutto, l’esterno offensivo del Pachuca Hirving Lozano.

MaliMali – Le Aquile maliane si presentano ai Mondiali Under 20 in quanto quarti classificati nel torneo africano dello scorso marzo dopo aver però disputato una prima fase che lasciava presagire un finale più glorioso. Gli africani sono alla sesta partecipazione in totale ed è la terza consecutiva nelle ultime tre edizioni. Il miglior risultato del Mali alla competizione è costituito da un terzo posto ai Mondiali del 1999, quando in rosa c’erano giocatori che oggi sono leggende nazionali come Mahamadou Diarra o Seydou Keita (all’epoca premiato come miglior giocatore dell’intero torneo).

Il Commissario Tecnico è Moussa Keita, guida delle Aquile già alla scorsa rassegna iridata Under 20, dalla quale il Mali venne estromesso già ai gironi pur perdendo una sola partita (ma pareggiando le altre due). Sulla carta quest’anno potrebbe andare meglio, a patto che gli africani replichino la qualità di gioco mostrata nella prima parte del torneo continentale di qualche mese fa. Se invece i giovani maliani dovessero giocare come in semifinale e nella finalina dello scorso marzo anche solo gli ottavi di finale rimarrebbero un miraggio. Tra i prospetti più interessanti della compagine vanno senz’altro menzionati Souleymane Diarra, Sory Ibrahim Traoré, Malick Touré ma, soprattutto, Alassane Diallo, centrocampista offensivo di proprietà dello Standard Liegi.

uruguay_round_icon_256Uruguay – Finalista perdente della scorsa edizione, nella quale si mise in luce soprattutto Nico López, l’Uruguay è spesso stato presente ai Mondiali Under 20 anche se non li ha mai vinti. Ciò nonostante, la Selección platense è presente consecutivamente alla rassegna sin dal 2007 (solo la Nigeria ha fatto meglio, negli ultimi anni). Quest’anno arriva al torneo iridato da terza forza del Sudamericano Sub-20, pur perdendo due sole gare su nove (la prima, ininfluente, col Venezuela nell’ultima partita della prima fase; la seconda, con l’Argentina, in quella che è stata un po’ la “finale” del torneo nonostante il primo vantaggio di Pereiro).

Il Commissario Tecnico è Fabián Coito.  Allenatore esperto, Coito svolge incarichi in seno alla Federazione uruguaiana dal 2007. È al suo primo ciclo con l’Under 20 perché è stato nominato CT lo scorso anno dopo essere transitato anche dall’Under 17, quindi segue i suoi attuali giocatori ormai da anni; suo marchio di fabbrica è senz’altro la solidità difensiva, pilastro sul quale l’Uruguay costruisce i suoi successi. Da osservare con attenzione tra i talenti uruguagi c’è senz’altro il prolifico trequartista del Nacional Montevideo Gastón Pereiro, classe 1995, e con lui meritano una menzione d’onore anche le punte Acosta e Báez così come l’ala Facundo Castro e Mauro Arambarri, mediano col vizio del gol.

serbia_round_icon_256Serbia – Esordiente assoluta al netto di quanto detto in apertura, la Serbia s’è guadagnata la qualificazione ai Mondiali Under 20 dopo aver costretto il Portogallo a guadagnarsi la finale degli Europei Under 19 solo ai rigori, concludendo così il torneo da terza forza alla pari dell’Austria ma senza aver mai subito alcuna sconfitta. Squadra ostica, la Serbia è sì una neofita della rassegna iridata ma vanta al contempo tanti convocati che sono già titolari inamovibili nelle loro squadre di club (alcuni contano addirittura più di cinquanta presenze da professionisti), tendenzialmente quasi tutti coloro che giocano ancora in patria.

Il Commissario Tecnico è Veljko Paunović, allenatore da appena tre anni ma tutti passati a seguire il gruppo di giovani giocatori che costituiscono attualmente l’Under 20 (ovviamente attraverso i vari passaggi alla guida dell’Under 18 e dell’Under 19). Dunque Paunović conosce perfettamente i suoi ragazzi e lavora su questo collettivo da anni, cosa che gli ha permesso di rendere la sua nazionale quasi un club, coi giocatori che si conoscono e giocano assieme da tanto tempo. Tra tutti gli elementi della rosa spiccano senz’altro Predrag Rajković (portiere) e Andrija Živković (ala), entrambi già apparsi in nazionale maggiore, ma non vanno sottovalutati Marko Grujić, centrocampista offensivo della Stella Rossa, il centravanti del Partizan Ivan Šaponjić e il difensore di proprietà del Tottenham Miloš Veljković.

Giorgio Crico
Giorgio Crico
Laureato in Lettere, classe '88. Suona il basso, ascolta rock, scrive ed è innamorato dei contropiedi fulminanti, di Johan Cruyff, della Verità e dello humour inglese. Milanese DOC, fuma tantissimo.

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