Svenska Cupen il giorno dopo: qui Örebro

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Il giorno dopo la finale di Svenska Cupen, il morale a Örebro non è dei migliori. Tuttavia, giocatori e tifosi sono convinti che la squadra abbia dato tutto il possibile. Su un blog, un tifoso bianconero si lamenta piuttosto in alto: “Forse Dio poteva concederci un trofeo, visto che il Göteborg, nella sua storia, ha vinto tantissimo”. Tuttavia, tornando a parlare di calcio, pur recriminando sul fatto che al 63′ la piccola squadra bianconera era ancora in vantaggio, non si esime dal riconoscere la superiorità tecnica dei biancoblù. Il post è concluso con un po’ di sana autocritica: “La differenza tra le due squadre la fa anche la cultura vincente, che a noi, storicamente, manca. Molti si sono stupiti del fatto che il Göteborg abbia licenziato Mikael Stahre dopo un secondo posto in campionato, ma di sicuro Jorgen Lennartsson sta facendo benissimo, e loro potrebbero interrompere il dominio del Malmö”. Il blogger conclude con un auspicio: “La squadra si è ben comportata oggi. Non ci resta che sperare che grinta e voglia vengano trasfuse in campionato già a partire dall’incontro di mercoledì”.

Intervista sul sito ufficiale della squadra al portiere Jansson“Non c’è nulla di peggio che perdere con onore” è la sua prima affermazione. “Le loro reti sono venute casualmente. Inoltre giocavano in casa, e hanno potuto usufruire della spinta del loro pubblico dopo il pareggio. Cosa ho pensato dopo il nostro vantaggio? Che avevamo lavorato tanto per trovarci in quella situazione, e che tutto stava girando per il verso giusto. Poi loro hanno segnato, e le cose sono andate così”. Cosa ci si aspetta per il prosieguo del campionato? Il portiere dell’Örebro è abbastanza ottimista per il futuro: “Questa settimana in allenamento abbiamo lavorato bene, sembrava di essere nel periodo precampionato: buoni sia il morale che la forma fisica. Ora vorremmo vedere miglioramenti già da mercoledì in casa con l’Åtvidaberg, e ottenere i tre punti. Sappiamo di valere, ci stiamo impegnando tutti. Speriamo di dimostrarlo”.

Silvano Pulga
Silvano Pulga
Da bambino si innamorò del calcio vedendo giocare a San Siro Rivera e Prati. Milanese per nascita e necessità, sogna di vivere in Svezia, e nel frattempo sopporta una figlia tifosa del Bayern Monaco.

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