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“Pantani è tornato” grazie a Davide De Zan

Ieri sera, all’Oratorio San Luigi di San Giuliano Milanese, si è svolta la conferenza di presentazione del nuovo libro del giornalista di Sport Mediaset, Davide De Zan, intitolato “Pantani è tornato”. Con questo libro, De Zan vuole fare un pò di chiarezza sulla scomparsa, prima dalla pista e poi dal mondo, del “pirata” Marco Pantani. La gente del paese ha riempito la sala in cui si è svolta la conferenza, dimostrando grande interesse per una vicenda che lascia ancora molti dubbi.

Nella prima parte dell’incontro, il Segretario dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti, Paolo Pirovano, ha letto la prefazione del libro, scritta da un altro grande giornalista di Mediaset come Giorgio Terruzzi. Successivamente ha preso la parola l’autore: “Nel libro si mescolano le parole di Davide amico di Pantani, con quelle di Davide giornalista. Questo libro è frutto di indagini accurate, nelle quali sono intervenuti giornalisti, magistrati e investigatori per far emergere la verità”.

Due sono i punti focali delle indagini svolte da De Zan: la squalifica di Pantani a Madonna di Campiglio (5 giugno 1999), e la scomparsa dell’atleta nel famoso residence di Rimini (14 febbraio 2004). Attraverso delle prove e delle testimonianze concrete, De Zan ha provato a dimostrare come Pantani sia stato incastrato nel Giro d’Italia del 1999, quando fu squalificato per un valore troppo alto di ematocrito (globuli rossi, leucociti e piastrine nel sangue) che non combaciava con degli esami svolti personalmente dall’atleta con il suo staff la sera prima del controllo antidoping. Da quel giorno, secondo l’autore del libro, è iniziato il declino di Pantani: “Per Marco il ciclismo era la vita, e quel giorno gli hanno tolto la vita”. L’altro interrogativo riguarda la morte del ciclista, sulla quale è ancora in corso un processo che dura già da dieci anni.

Alla fine della presentazione, De Zan ha risposto alle domande dei più curiosi, e ha firmato i libri con delle dediche speciali. Inoltre, ha rassicurato tutti che l’indagine è ancora aperta, e che lotterà fino alla fine come cittadino di questo Paese per ottenere qualche risposta in più, e per restituire al suo caro amico un pò di dignità.

“La vita ti può fare dei brutti scherzi, ma se hai forza di volontà non solo puoi rialzarti in piedi, ma puoi tornare a correre, a pedalare più forte di prima” (Marco Pantani).

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