Inter-Celtic, Mancini: “Passaggio del turno importantissimo, ma ci sono ancora errori”

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L’allenatore dell’Inter, Roberto Mancini, ha parlato durante la conferenza stampa dopo la vittoria contro il Celtic, che è valsa il passaggio agli ottavi di finale di Europa League. Ecco le sue parole:

“Quando noi sbagliamo sette otto passaggi non mi piace e siccome li abbiamo sbagliati nel primo tempo, questo non mi ha fatto piacere. L’espulsione ha spaccato la gara, ma la squadra ha reagito bene, tenendo lontano il Celtic dall’area. Questo è un momento buono, non solo per buona sorte, credo ce lo meritiamo per il nostro lavoro. Nel primo tempo li abbiamo lasciati giocare troppo, specialmente a centrocampo, ma abbiamo posto rimedio nel proseguo della partita.

La squadra è migliorata tantissimo, non fraintendetemi, ma dobbiamo continuare a migliorare. Sono gli aspetti tecnici a farci male specialmente: è il difetto più evidente, spesso sbagliamo passaggi lunghi e mettiamo gli avversari davanti alla porta. So che sarà così ancora per molto tempo. Ciò non vuol dire che dobbiamo avere paura di giocare, dobbiamo anzi continuare a farlo palla a terra e con qualità. Per la partita con la Fiorentina, abbiamo tempo per pensarci. Il passaggio del turno è importantissimo, specialmente per dare continuità di risultato.

Shaqiri non ha fatto una grande partita, ma può capitare: ha trovato meno spazi rispetto alla gara d’andata. Incontrare un’italiana agli ottavi? Bè, si risparmierebbero ore di viaggio, è un’eventualità. I tifosi saranno stati contenti, anche se saranno stati come noi, un po’ timorosi perché poteva accadere di tutto. Hernanes è uscito tra gli applausi e ne sono felice. Aspetto gli altri indisponibili con ansia, ho bisogno di tutti.

Noi siamo l’Inter e non possiamo essere una squadra senza pressione: chi gioca all’Inter deve essere pronto a questa situazione. Felipe sarà con noi e spero ci aiuterà a raggiungere i nostri obiettivi. La stanchezza può venir fuori nei giocatori che giocano sempre, anche se Shaqiri ha riposato contro il Cagliari. Penso che cambiarne qualcuno non cambi molto a livello di brillantezza. Per quanto riguarda il sorteggio, sono tutte grandi squadre, non ho preferenze.

Medel gioca meno conservativo? Credo che sapesse lanciare anche prima, ma chiaramente ora gioca da playmaker e ora deve saper giocare in verticale e smistare palla. Abbiamo allargato bene il gioco, ci abbiamo lavorato tanto. I pizzini che ho dato a Ranocchia? Erano semplicemente i cambi di modulo, al fine di allargare il gioco e arrivare meglio in porta. Bitton e Brown giocavano troppe palle all’inizio”.

Francesco Piacentini
Francesco Piacentini
Pavese classe '91, laureato in scienze politiche, per lui lo sport è uno specchio su cui si riflette la storia di un popolo. Stregato dal calcio inglese e greco, ama la politica, l'heavy metal e il whiskey.

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