Coppa d’Africa 2015: per il Congo un bronzo di rigore. 4-2 sulla Guinea Equatoriale

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La Coppa d’Africa torna, per l’ultima volta, a Malabo, stesso stadio teatro degli incresciosi scontri che hanno contraddistinto la semifinale Ghana-Guinea Equatoriale, sotto lo sguardo da campagna elettorale di Sepp Blatter. Si gioca per un posto nella storia, al più basso gradino di un podio che, comunque, significherebbe molto sia per la Repubblica Democratica del Congo sia per i padroni di casa della Guinea Equatoriale. Primo tempo da dimenticare, seconda frazione più dinamica, ma, al 90′, il risultato è 0 a 0, prima occorrenza per una finalina nella storia della competizione. Si va direttamente ai rigori: prevale il Congo, grazie alla prontezza del portiere Kidiaba, che, a 39 anni, coglie un importante traguardo in carriera.

L’irrazionalità della programmazione televisiva europea è tale che, per assistere alla partita, ci siamo dovuti affidare a uno streaming, intercettando una trasmissione brasiliana, con tutte le conseguenze del caso. Ibenga e Becker sembrano optare per moduli similari, senza rinunciare al gioco propositivo, ma, al contempo, prevale la salvaguardia degli equilibri in difesa. Incontro bloccato, Congo più brillante nella circolazione di palla grazie all’intraprendenza di Makiadi e Mbemba, anche se le occasioni per concretizzare sono poche e stentate. Baricentro basso per i padroni di casa che, forse, non hanno assorbito troppo bene la brutta serata di giovedì. Registriamo, in pratica, una sola occasione: la bella percussione mancina di Bolasie per il Congo, al 40′, che scaglia un bel destro a lato, in diagonale.

Partono forte i congolesi nella ripresa: Ibenge mette dentro Mbokani, la cui esclusione dall’11 titolare rimane un mistero, e, dopo un pugno di secondi, una bella incornata di Mbemba chiama Ovono al grande intervento di pugno. I cambi (due uomini freschi dentro per la variazione di modulo) sembrano, però, corroborare anche la manovra equato-guineana, dato che i rossi iniziano a farsi vedere dalle parti di Kidiaba, con Javi Balboa, sulla sinistra. Al 53′ bella palla gol per Mbokani che, da pochi metri in posizione centrale, tocca piano il cuoio, sprecando. Sembra un’altra partita rispetto alla prima frazione: Guinea ancora in avanti, intorno al 55′, con Javi Balboa e Sipo, ma Kidiaba sorveglia. Gli uomini di Becker appaiono ritemprati, benché difettino in rifinitura; i congolesi si affidano a rapide ripartenze che, per un po’, non pungono granché. Al 79′, bella discesa di Rubén Belima che, da sinistra, sferra un tiro, mancando lo specchio: la Guinea sta piantonando la metà campo avversaria.  Col passare dei minuti, l’intensità cala, ma all’87’ è ancora la Guinea a sfiorare il colpo del knock out con Bosio (appena entrato) e, due minuti più tardi, ancora con Balboa. Niente da fare, però, e via, direttamente con i rigori per guadagnarsi la medaglia di bronzo.

Formula bizantina per questa Coppa d’Africa: alle difficoltà intrinseche dello streaming brasileiro, si somma il fatto che a calciare dagli undici metri è evidentemente consentito mandare pure i giocatori già sostituiti o non subentrati. I padroni di casa tirano per primi, fallendo sia con Javier Balboa sia con Bosio, che si fa ipnotizzare da Kidiaba. Il vantaggio è mantenuto dai compagni congolesi, dato che nessuno dei cecchini fallisce e, col gol di Mongongou (non entrato in campo nel corso della partita), il terzo gradino del podio è assicurato.

Tabellino

RD CONGO-GUINEA EQUATORIALE 4-2 dopo i calci di rigore  (0-0; 0-0)

RD Congo (4-2-3-1): Kidiaba 7; Issama 6, Zakuani 6, Kimwaki 5.5, Kasusula 6; Mbemba 6.5, Kage (46′ Mbokani 6), Makiadi (71′ Mabidi 6); Bokila (74′ Kabananga sv), C. Mabwati 5.5, Bolasie 6. A disp.: Mandanda, Kudimbana, Mongongou,  Oualembo, Munganga, Mubele, Kebano, Mabele. All.: F. Ibenge 5.5.
Guinea Equatoriale (4-2-3-1): Ovono 6; Dani Evuy 6, Sipo 6, Rui 6, Rubén Belima (85′ Bosio 6); Zarandona 6.5, Juvenal 5.5 (46′ Doualla 6); Kike 5.5 (46′ Miguel Ángel 6), Randy 6, Javi Balboa 6.5; Nsue 6. A disp.: Embela, Mosibe; Engonga, Mbele, Charly, Ganet, Iván Bolado, Ibán, Rubén Dario. All.: E. Becker 6.5.
Arbitro: Gehad Grisha (Egitto).
Rigori finali: Javier Balboa (GE) fuori; C. Mabwati (RDC) gol; Bosio (GE) parato; Mabidi (RDC) gol; Juvenal (GE) gol; Mbemba (RDC) gol; Doualla (GE) gol; Mongongou (RDC) gol.
Note – Ammoniti: Makiadi (RDC), C. Mabwati (RDC) per gioco scorretto. Recupero: 1’, 3’.

Igor Vazzaz
Igor Vazzazhttp://www.losguardodiarlecchino.it/
Viareggino di origine friulana, si occupa di teatro, sport, musica, enogastronomia. Collabora con varie testate, cartacee e web. Talvolta, pubblica libri e dischi. Tifa Udinese. Il suo cane è pazzo.

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