Australian Open: derby azzurro alla Giorgi, fuori Schiavone. Avanti le due Williams, male Janković

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Seconda giornata di incontri per l’Australian Open femminile, con le tenniste della parte alta del tabellone impegnate negli incontri di primo turno. A differenza di ieri passano quasi tutte le teste di serie (13 su 16); si è ora delineato il quadro degli incontri di secondo turno.

C’era grande attesa in casa Italia per il derby tra Camila Giorgi e Flavia Pennetta: quest’ultima si presentava da testa di serie n.12 con i favori del pronostico, ma è stata sconfitta in tre set con i parziali 6-4, 2-6, 3-6. Incontro tecnicamente non esaltante, per stessa ammissione di Flavia a fine partita: la sua giovane avversaria ha prevalso nonostante i 16 doppi falli e i 47 errori non forzati, a testimonianza della condotta di gara non ineccepibile da parte della Pennetta e della sua incapacità di far valere il fattore-esperienza. Per Camila ora la sfida non proibitiva contro la Smitkova. Eliminata invece Francesca Schiavone in due rapidi set dalla Vandeweghe: un doppio 6-2 che non lascia spazio a repliche e consolida l’ipotesi del viale del tramonto imboccato dalla vincitrice del Roland Garros 2010.

Tra le big scese in campo, nessun problema per Serena (6-0, 6-4 alla Uytvanck) e Venus Williams (6-2, 6-2 alla Torro Flor). In scioltezza anche le teste di serie n.4 Kvitová e n.6 Radwanska, che hanno battuto rispettivamente 6-1, 6-4 la Hogenkamp e 6-3, 6-0 la giapponese Nara. Ottimo esordio anche per Samantha Stosur che ha regolato in due facili set la Niculescu (6-4, 6-1) e ora sfida la Vandeweghe; a gonfie vele anche la giovane Muguruza che rifila un 7-5, 6-0 alla Erakovic e si candida al ruolo di mina vagante del torneo (agli ottavi potrebbe incontrare Serena). Qualche patema in più per la finalista 2014 Dominika Cibulková, costretta alla rimonta contro la belga Flipkens: i parziali 3-6, 6-3, 6-1 testimoniano il cambio di passo della tennista slovacca che dal secondo parziale in poi ha ritrovato ritmo e precisione nei colpi.

Oltre a Flavia Pennetta, eliminate altre due teste di serie. La tedesca Petković si è lasciata sorprendere dalla non trascendentale Brengle, che le ha rimontato il vantaggio iniziale di un set per un punteggio finale di 7-5, 6-7, 3-6. Ancora peggio è andata a Jelena Janković: la n.15 del ranking mondiale ha ceduto 6-1, 6-4 alla Bacsinszky anche per via di un problema alla schiena che l’ha condizionata sin dai primi game. In conferenza stampa la serba, evidentemente sconsolata, ha paventato anche l’ipotesi di un ritiro non troppo lontano.

Pronostici rispettati nei due incontri di primo turno che promettevano maggiore spettacolo, e i cui due vincitori andranno a sfidarsi nel prossimo turno. La Wozniacki (testa di serie n.8) ha battuto la Townsend per 7-6, 6-2 dimostrando una buona condizione atletica e una certa lucidità tattica, due fattori che spesso le avevano fatto difetto nella scorsa stagione; la talentuosa (e non piccola) americana, dal canto suo, ha mostrato numeri ancora troppo estemporanei privi della necessaria regolarità. Affermazione agevole per Victoria Azarenka che batte l’altra promessa americana Stephens con un comodo 6-3, 6-2: non è ancora la tennista in grado di giocare alla pari con la Williams come prima dell’infortunio, ma i passi in avanti sono innegabili e la sfida contro la Wozniacki ci dirà di più sul suo reale livello.

Tabellone e risultati Australian Open maschili

Tabellone e risultati Australian open femminili

Alessandro Stella
Alessandro Stella
Adottato dal tortellino emiliano per lasciarsi diventare un medico, nasce tra i buchi del pane di Matera. Sposa il calcio ma lo tradisce col tennis; ama il cinema, l'ironia e l'ironia nei film di Woody Allen.

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