Atalanta, Marino: “Il Milan è interessato a Baselli”

-

Il direttore generale dell’Atalanta Pierpaolo Marino, ospite a Sportitalia, ha parlato a 360° di calcio; i temi affrontati sono molti, da Baselli a Lavezzi, dal momento dell’Atalanta ai 7 anni passati al Napoli. Di seguito le dichiarazioni più interessanti del dirigente irpino:

Su Baselli: “Il Milan è interessato a Baselli ma è un interesse che secondo me potrebbe concretizzarsi più in là nel tempo. Baselli come Bonaventura deve completare il suo processo di crescita all’Atalanta”.

Su Bonaventura: “Se è vero che il Milan lo ha acquistato solo dopo che è sfumato l’affare Biabiany, è anche vero che Inzaghi aveva da sempre manifestato un grande interesse per Bonaventura.”

Sul Milan: “Vedo in Inzaghi quell’uomo che è riuscito a riportare l’unità d’intenti e questo è un fatto importante nel calcio di oggi, perché se non c’è unità d’intenti in società non c’è poi in campo. Pace fatta tra Barbara Berlusconi e Galliani? Non dico che lo so, ma si intuisce perché oggi intorno al Milan si respira aria serena, almeno da quelle che sono le mie sensazioni da uomo esperto. Vedo un presidente, Berlusconi, che andava raramente a Milanello, mentre ora ci va ogni settimana. Questo ha un significato forte”.

Su Zappacosta: “Su Zappacosta non ci sono discorsi aperti, neanche con la Juventus. Il giocatore è molto bravo”.

Su Vangioni: “Vangioni lo conosco da diversi anni, ultimamente ha cambiato ruolo, si tratta di un giocatore tecnicamente molto forte.”

Sul mercato sudamericano: “In Argentina al momento non ci sono molti talenti, perché il calcio argentino è rimasto povero, i talenti sono andati via e non c’è stato quel cambio generazionale che serviva. Al giorno d’oggi si guarda molto di più alla Colombia, mentre in Brasile l’esplosione che c’è stata qualche anno fa dei diritti televisivi ha reso il calcio brasiliano un calcio ricco e i club difficilmente vendono a cifre appetibili per l’Europa”.

Sulle gerarchie del calcio italiano: “Juventus e Roma stanno investendo in modo imponente, con soldi veri, anche sui giovani. Ed è ciò che non possono fare gli altri. Il Napoli, forse, è l’unica che sta seguendo una strada simile. Milan e inter sono vittime di dirigenze che hanno dato molto in passato ma che ora non hanno più quella possibilità economica e sono rimaste inevitabilmente indietro”.

Su Gabbiadini: “Se è stato un errore di valutazione di Colantuono? L’Atalanta dalla sua cessione ha incassato 11 milioni…”

Su Lavezzi: “Prima o poi tornerà in Italia, o al Milan o all’Inter. Mazzarri lo voleva fortemente ma i costi erano proibitivi. Una cosa è pagare gli ingaggi, un’altra è saldare il costo del cartellino dei giocatori.”

Su Marotta: “Siamo amici da tempo e, quando due dirigenti sono amici, anche le società diventano amiche. Detto questo, Atalanta e Juventus hanno sempre intrattenuto ottimi rapporti”.

Sull’Atalanta: “L’infortunio del Papu Gómez è stato l’handicap maggiore per noi quest’anno, era il giocatore che doveva dare quella dose di qualità in più. A inizio stagione abbiamo avuto anche molta sfortuna: basti ricordare la partita con la Fiorentina dove loro hanno fatto un tiro in 90 minuti e hanno portato a casa tre punti. La nostra squadra vale più della classifica che ha. La partita con la Roma? Mancherà Totti, ma non c’è solo lui: la Roma ha un parco giocatori tra le riserve che potrebbe qualificarsi per la Champions League.”

Su Kramarić: “Andrà al Chelsea. Eravamo interessati, non lo nego; eravamo andati a seguirlo anche con il presidente Percassi”.

Sul Napoli: “Napoli deludente? Nelle ultime domeniche è la squadra più in forma del campionato, ha avuto un inizio problematico, ha avuto un contraccolpo dall’uscita dalla Champions contro il Bilbao. Credo possa recuperare gran parte dei punti perduti. Il rinnovo di Benítez? Dipende da come finisce la stagione. Il primo obiettivo è stato fallito clamorosamente. Se tornerei a Napoli? Ringrazio i tifosi partenopei ma sto bene anche a Bergamo. Si tratta di una piazza molto calda, sembra una piazza del sud. A Napoli ho dato tanto in 7 anni, credo di aver dato tutto e dunque non credo ci sia spazio per un mio ritorno.”

Sui giovani talenti: “Su Manconi del Novara scommetterei assolutamente. Byron Castillo (difensore ecuadoregno classe 1998 che ha una valutazione già di 2,5 milioni)? Se ti dico che lo seguiamo mi brucio la terra intorno! Un allenatore per il futuro che mi piace? Sicuramente Rastelli dell’Avellino. Sono tre anni che sta facendo grandissime cose. Ma potrei dire anche Novellino, che non invecchia mai.”

Stefano Tomat
Stefano Tomat
Nasce nel 1987 a Udine, gioca a calcio da quando ha 6 anni. Laureato in Relazioni Pubbliche e Comunicazione Integrata per le Imprese e le Organizzazioni.

I dieci incubi del tifoso della Sampdoria

Signore e signori, ecco a voi i dieci peggiori incubi del tifoso della Sampdoria. Fantasmi del presente o del recente passato che rovinano le...
error: Content is protected !!