Bottiglie di vino, partite truccate e diritti tv: il calcio francese è sotto inchiesta

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Il calcio francese è scosso nelle fondamenta dall’inchiesta di questi giorni che sta mettendo alla luce un intreccio di partite truccate, diritti tv, corruzione e retrocommissioni.

Due indagini separate hanno messo sotto accusa alcuni club di Ligue 2 ed il presidente del Marsiglia, Vincent Labrune, interrogato per alcuni trasferimenti sospetti di giocatori come Gignac, Nasri e Drogba. Coinvolto anche l’ex presidente Pape Diouf e l’attuale direttore generale del Marsiglia, Philippe Perez. L’acquisto di Gignac, costato 18 milioni di euro, aveva già portato nel gennaio 2013 la gendarmeria a perquisire la sede del Marsiglia.

Le indagini hanno preso il via dopo alcune intercettazioni effettuate durante un’indagine su una casa da gioco di Parigi: nel corso delle indagini è stato arrestato Jean François Fortin, presidente del Caen, neopromossa in Ligue 1, sospettato di aver fatto parte di un sistema che truccava le partite in Ligue 2 per evitare la retrocessione del Nimes, il tutto sotto la coordinazione del presidente del Nimes Jean Marc Conrad e dello sponsor del club, nonché proprietario della casa da gioco parigina, Serge Kasparian. Coinvolti anche l’Angers, il CA Bastia, il Digione ed il suo allenatore Oliveir Dall’Oglio ed il Creteil, allenato allora dall’attuale tecnico del Reims, Jean Luc Vasseur, anche lui nella lista dei testimoni. Tra le partite sospette c’è un Digione-Nimes 5-1 del 25 aprile 2014, ma anche Angers-Nimes 2-3 (6 maggio) e il cruciale Caen-Nimes 1-1 del 13 maggio scorso.

Kasparian avrebbe confessato di aver cercato di falsare i risultati di partite chiave per la salvezza del suo club per continuare a incassare i proventi dei diritti televisivi. Secondo il quotidiano Le Monde, Kasparian avrebbe corrotto il presidente del Caen, Jean François Fortin, con 400 bottiglie di vino, ed avrebbe tentato di corrompere con ingenti somme il Bastia ed il Digione. Sui media francesi stanno venendo alla luce varie testimonianze di giocatori e dirigenti di altri club, coperti di anonimato, che parlano di accordi più o meno evidenti per falsare i risultati di partite di fine stagione con bustarelle o con promesse di trasferimenti.

Stefano Pellone
Stefano Pellone
Parte-nopeo e parte bolognese, ha collaborato a vari progetti editoriali e sul web (Elisir, Intellego, Melodicamente). Ha riscoperto il piacere del calcio guardando quello femminile.

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