Inter, Mazzarri: “Era normale che calassimo alla distanza, l’espulsione ha fatto il resto”

-

L’allenatore dell’Inter, Walter Mazzarri, ha parlato dopo il pareggio ottenuto dai suoi contro l’Hellas Verona. Ecco le sue parole in conferenza stampa:

“Sull’espulsione di Medel, penserò a come sostituirlo nel derby. Intanto, vediamo chi recupereremo. oggi volevo inserire Hernanes, ma non ce la faceva. Perlomeno, avremo la possibilità di pensarci, essendoci la pausa. Le partite più difficili sono state quelle con le piccole, perché poi con la Sampdoria siamo stati bravissimi. Giocando così torneremo a fare i punti che meritiamo, ma con le piccole, pur giocando bene, non riusciamo a portare a casa i tre punti. Togliendo Cagliari e Fiorentina, che sono state giocate male. Dopo l’espulsione avevo due possibilità: 4-4-1 la squadra non lo conosce, quindi siamo rimasti a 5 con due mediani. Non ho tolto una punta per tenere il Verona in tensione, non volevo dare la sensazione di chiudermi troppo. Era la cosa secondo me più logica, tant’è vero che non si è sofferto più di tanto. Era inoltre prevedibile che calassimo alla distanza, dopo le partite così vicine. Gli unici freschi erano Nagatomo e Icardi, è normale che gli altri siano calati. Poi in dieci abbiamo sofferto ancora di più. Il Verona era normale che avesse più forze fresche per metterci in difficoltà. L’ultimo cambio avevo preparato Osvaldo per Kuzmanovic, che era sfinito. Avevo Nagatomo affaticato, poi Icardi mi ha chiesto la sostituzione. Questo per dire che l’ultimo cambio lo tengo sempre per gli ultimi secondi, se no potrei rimanere in nove. Anch’io volevo l’assalto finale, ma non ho potuto. Vorrei ragionare poi sul primo fallo di Medel: non mi sembrava da ammonizione, ce n’erano tanti uguali non sanzionati. Un’ammonizione del genere non può condizionare una partita. Sul gol, dovevamo solo aspettare un pochino ad attaccare il portatore, ma è normale che Jesus e Dodo fossero stanchi. Io credo che eravamo contratti e legati, non facevamo girare la palla. Infatti abbiamo cominciato a giocare solo dopo lo svantaggio, che è stato come un cazzotto. Succede ogni tanto che si parta così. Il vantaggio poi è stato meritato. Non sono d’accordo che l’Inter non aggredisca. Lo stesso primo gol è stato in contropiede, noi giocavamo in prima persona, forse non so cosa voglia dire aggredire. Sul fatto che eravamo contratti sono d’accordo. Oggi secondo me è stata comunque una grande gara nel primo tempo, dopo che ci siamo sbloccati. La fortuna poi non è stata dalla nostra parte, come spesso accade”.

Francesco Piacentini
Francesco Piacentini
Pavese classe '91, laureato in scienze politiche, per lui lo sport è uno specchio su cui si riflette la storia di un popolo. Stregato dal calcio inglese e greco, ama la politica, l'heavy metal e il whiskey.

MondoPallone Racconta… Il dribbling disperato di Garrincha

80 anni fa nasceva uno tra i più incredibili e geniali fuoriclasse di sempre: Mané Garrincha, funambolica ala destra del Brasile iridato nel 1958...
error: Content is protected !!