Inter-Napoli, parla Ausilio: “Ottima partita. Ora serve ripartire con continuità”

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Non Walter Mazzarri bensì Piero Ausilio si presenta davanti ai microfoni dei giornalisti al termine della gara. La prima domanda è subito sull’infortunio di Palacio: “Noi abbiamo avuto dei problemi seri con gli infortuni ultimamente e la pausa per le Nazionali, invece che riportarcene qualcuno, ce ne ha tolti. Rodrigo stasera ha avuto un problema di crampi ma è stata una settimana un po’ particolare. Obi ha fatto una grandissima partita fuori ruolo e con il ‘piede sbagliato’. Mercato di gennaio? Presto, troppo presto. Dopo sole sette partite non si può decidere chi far entrare in una squadra a gennaio o tanto meno a giugno. Se a dicembre ci saranno delle occasioni noi le valuteremo, com’è logico. Io ho visto una tifoseria fantastica, che ha cantato e incitato la squadra tutto il tempo. Io penso che quella di stasera sia l’Inter che può nascere, sia l’Inter del futuro. Chiaramente ci vuole equilibrio, non eravamo scarsi prima, non siamo fenomeni adesso: ci vuole ancora continuità, Roma non è stata costruita in un giorno“.

Nel primo tempo ho visto una manovra bella, intensa e rapida: abbiamo creato tanto e siamo riusciti a vincere tanti uno contro uno, purtroppo c’è mancato solo il gol. Calo fisico? Kovačić è rientrato acciaccato dalla Croazia, Medel s’è sfiancato finché ha giocato. La squadra non m’è sembrata né stanca, né rintanata nella propria area di rigore: su quell’ultimo calcio d’angolo Mbaye ha sfiorato il gol, se avessimo segnato avremmo vinto. Se vedrei bene Kovačić e Hamšík a maglie invertite? Penso che l’Inter stia bene con Mateo e il Napoli con Marek. Al massimo posso pensare che Hamšík e Kovačić starebbero bene insieme all’Inter. Però non scrivetelo, è una battuta… Non sia mai che domani mi ritrovo il titolone sui giornali” commenta scherzosamente Ausilio dopo aver sentito la provocatoria domanda di un cronista partenopeo.

Errori di Ranocchia e Vidić? Non si può buttare la croce addosso a questi due giocatori che sono dei grandi campioni e, comunque, io ho visto un’ottima prova di squadra nel reparto arretrato. I fischi di San Siro per Mazzarri non mi preoccupano affatto: prima della gara noi siamo blindati nello spogliatoio e quindi siamo protetti. Poi il tifo vive di prestazioni: con una partita come quella di stasera il pubblico si esalta, tifa e sostiene la squadra, com’è successo anche questa volta. Poi bisogna essere intellettualmente onesti e sapere che i fischi non sono tanti. Nagatomo? Pensavamo potesse recuperare in un primo momento ma abbiamo preferito non rischiarlo. Coi problemi muscolari meglio andare coi piedi di piombo. Mazzarri ha disertato la conferenza? No, è solo stanco, sfibrato e fuso. Niente di grave“, conclude il DT dell’Inter sorridendo.

Giorgio Crico
Giorgio Crico
Laureato in Lettere, classe '88. Suona il basso, ascolta rock, scrive ed è innamorato dei contropiedi fulminanti, di Johan Cruyff, della Verità e dello humour inglese. Milanese DOC, fuma tantissimo.

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