Grazie comunque

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L’amaro in bocca rimane, non si può mentire. Perché dopo un Mondiale disputato su quei livelli in casa, con un enorme affetto da parte del pubblico (per giunta), la vittoria ce la aspettavamo un po’ tutti. E invece niente, in finale ci va la Cina, dove incontrerà gli Stati Uniti: un po’ di rammarico a veder giocare per l’oro due squadre che avevamo battuto nei precedenti capitoli della manifestazione c’è e non potrebbe essere altrimenti.

Le asiatiche hanno però meritato l’accesso all’atto conclusivo, come ha ammesso il CT Bonitta, in quanto protagoniste di una partita perfetta, soprattutto in ricezione: la miglior prestazione della Cina in tutto il Mondiale, purtroppo contro le Azzurre che, comunque, escono sì sconfitte dalla semifinale ma vincitrici nello spirito per un successo di pubblico e mediatico che, per una volta, ha svegliato il nostro Paese dal suo torpore calcio-centrico (e la diretta su Rai2 e non sulle reti secondarie di RaiSport ne è un’ulteriore controprova). Il carattere dimostrato nel quarto e ultimo set, quando la Nazionale ha annullato tanti match-point delle cinesi prima di capitolare, ha messo in mostra da un lato la voglia del gruppo di non deludere il pubblico caldissimo del Forum di Assago e, dall’altro, il carattere delle ragazze che, andate subito sotto per due set a zero, hanno dato tutto ciò che avevano per riuscire a tornare in partita, credendo nel sogno fino all’ultima palla possibile.

Ora, come ha commentato lo stesso CT, nonostante la delusione e il retrogusto acre che la partita con la Cina ha probabilmente lasciato dentro le Azzurre, c’è comunque un Mondiale casalingo da onorare fino in fondo e un Brasile da affrontare. Anche le verdeoro, accreditate come possibili finaliste insieme proprio all’Italia alla vigilia, hanno subito una débâcle inaspettata in semifinale e arriveranno alla sfida per il bronzo molto cariche, per dimostrare che, incidente di percorso con gli USA a parte, le più forti del mondo sono ancora loro. Alla luce di ciò, la nostra Nazionale ha quindi ancora la possibilità di lasciare il proprio pubblico da vincente, dopo tutto le nostre sono pur sempre una delle squadre più forti del circuito, quale occasione migliore per ribadirlo sconfiggendo il Brasile nella finalina?

I Mondiali, indipendentemente da un eventuale podio finale, possono comunque essere considerati un successo anche dal punto di vista tecnico perché Bonitta ha potuto saggiare con mano che il ricambio generazionale è stato ben avviato e che le nuove leve (Diouf, Folie, Signorile e Bosetti) sono pronte per prendere il testimone di alcune delle veterane che, probabilmente, a breve lasceranno l’azzurro. E mentre su Twitter già impazza l’hashtag #GrazieLoStesso, non si può non sperare che l’Italia paese non dimentichi l’Italia nazionale di volley femminile, una squadra a cui voler bene che tante soddisfazioni ha regalato in passato e tante altre può ancora dare.

Care Azzurre, veramente, grazie comunque. Di cuore.

Giorgio Crico
Giorgio Crico
Laureato in Lettere, classe '88. Suona il basso, ascolta rock, scrive ed è innamorato dei contropiedi fulminanti, di Johan Cruyff, della Verità e dello humour inglese. Milanese DOC, fuma tantissimo.

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