Nazionale, torna Pirlo: “Qui solo per Conte”

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Doveva essere un addio, quello di Andrea Pirlo alla nazionale subito dopo la disfatta mondiale. Sono passati pochi mesi, e il numero 21 della Juventus si ritrova di nuovo con la maglia azzurra addosso. Con un nuovo Commissario Tecnico, quell’Antonio Conte che l’ha rilanciato ai massimi livelli: “L’unica persona per cui potevo cambiare idea era Conte”, ha infatti dichiarato il centrocampista nella conferenza stampa a Palermo, dove questa sera l’Italia affronterà l’Azerbaigian.

Partita evocativa, per Pirlo, che 12 anni fa esordiva in nazionale contro gli stessi avversari: “Dodici anni fa ho esordito in nazionale proprio contro l’Azerbaigian – ha infatti dichiarato – e superare un mito come Zoff è una grandissima soddisfazione”. Già, perché questa sera sarà la presenza n. 113 per Pirlo, una in più di Zoff, simbolo del calcio italiano, capitano della nazionale dell’82.

A convincere il centrocampista (convocato per sostituire l’infortunato Bonaventura), un clima di rinnovato entusiasmo intorno all’Italia di Conte nato dopo le prime partite: “Ci sarà da divertirsi, c’è un progetto importante per provare a conquistare qualcosa tra due anni”, ha dichiarato Pirlo. “Abbiamo creato una piccola fiammella di entusiasmo intorno a questa nazionale – ha confermato il Ct Conte – ora sta a noi continuare a generare questo entusiasmo”.

“Non ci sono partite semplici, il calcio ormai si è evoluto dappertutto, tatticamente e fisicamente”, ha aggiunto Conte per mettere in guardia i suoi. “Non ci sono più nazionali sprovvedute – ha poi spiegato – sappiamo di affrontare una squadra che, insieme con la Bulgaria, è una delle papabili per passare il turno. I ragazzi lo sanno: c’è da fare la partita dal primo al novantesimo”. L’ex allenatore della Juventus prova, come sua abitudine, a tenere alta la concentrazione per evitare cali di tensione: “Non mi piace fare calcoli, pensiamo ad arrivare primi nel girone e a guadagnarci la qualificazione quanto prima. Cerchiamo di fare le cose per bene”.

Luca Lottero
Luca Lottero
Nato negli anni della grande Samp, appena un anno dopo lo scudetto targato Vialli&Mancini. Laureato in Scienze politiche all'università di Genova, ama scrivere di calcio e di politica.

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