Juve, Roma e Rocchi & Roll

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Wop-bop-a-loom-a-boom-bam-boom, Gianluca Rocchi.

Che tanto dire “tutti frutti” sarebbe stata la stessa cosa, vista Juve-Roma di ieri sera a Torino.
Ci piacerebbe dire che è stato un passaggio a vuoto in una carriera fatta di direzioni arbitrali impeccabili, quella del toscano classe ’73, ma purtroppo non è così. Il sig. Rocchi ieri ha dato l’ennesima dimostrazione di non riuscire a gestire la pressione di un big match come quello tra Juventus e Roma, che di certo non avrebbe avuto bisogno degli errori del fischietto di Firenze per incendiarsi.

Sapevamo che le polemiche ci avrebbero accompagnato in caso di 2-2 finale, visto il dominio sul campo della Roma e i due rigori — quantomeno dubbi — concessi ai bianconeri, ma la vittoria raggiunta nel finale dagli uomini di Allegri mette ancora di più l’accento sulla conduzione dei sei giudici di gara. Che poi, a dirla tutta, a cosa servano dodici occhi se poi sbagliano nel momento di prendere decisioni importanti non è dato saperlo, soprattutto alla luce degli ottimi risultati della tecnologia gol-no gol usata ai Mondiali che, ulteriormente sviluppata, potrebbe portare all’utilizzo della moviola in campo.

Ma niente, non si può fare. Il calcio è un gioco in cui l’errore umano conta e non si può eliminare l’uomo dal centro del gioco, dice il presidente FIFA Blatter. Ma qui a contare siamo solo noi: sì, gli errori arbitrali domenica dopo domenica.
Ovviamente non ne facciamo un discorso di malafede, anche perché se credessimo davvero alla malafede — specialmente dopo Calciopoli — non si potrebbe né guardare né discutere il calcio. Però gli errori arbitrali, volenti o nolenti, possono decidere una partita e una stagione, penalizzando squadre che hanno faticato tanto per raggiungere determinati obiettivi.

Il football americano utilizza la moviola in campo, il tennis ha l’occhio di falco… Perché il calcio su decisioni fondamentali come l’assegnazione di un calcio di rigore per un fallo che non si capisce a occhio nudo se è dentro o fuori dall’area deve ancora fidarsi dell’istinto di uomini che sbagliano sempre più spesso?
Anche perché ogni errore butta più benzina sul fuoco, e più benzina c’è e più brutta diventa la partita, con discussioni a ogni fallo, a ogni rimessa laterale, a ogni contrasto.
Come Juve-Roma di ieri sera, appunto. Una macedonia di partita di calcio.

Wop-bop-a-loom-a-boom-bam-boom, tutti frutti, caro mister Rocchi.

Francesco Mariani
Francesco Mariani
Twitter addicted, vive di calcio. In campo è convinto di essere Pirlo, ma in realtà è un Carrozzieri qualunque. Per lui il trequartista è una questione di principio.

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