Fantacalcio Serie A 2014/2015: alla scoperta di… Gary Medel

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Arrivato all’Inter dopo un’estenuante trattativa tra i nerazzurri e il Cardiff City, Gary Medel è sbarcato in Serie A come uno dei rinforzi più desiderati da Mazzarri. In particolare, il centrocampista cileno va a occupare la casella del mediano recupera palloni che il tecnico toscano voleva fortemente per poter attuare la sua idea di calcio che, com’è noto, non prevede un regista davanti alla difesa ma un incontrista che possa riguadagnare il possesso e scaricare in fretta la sfera alle mezz’ali o agli esterni.

Il Pitbull è dunque un profilo adattissimo per occupare quella posizione nello scacchiere nerazzurro e, visti i tanti impegni che attendono la stagione della Beneamata, con tutta probabilità si alternerà con M’Vila nell’undici di partenza dell’Inter. Giocatore estremamente tonico, atletico e ruvido, possiede una forza notevole e, nonostante il suo metro e 72, lotta su ogni singola palla che passi dalle sue parti. In Nazionale gioca al centro della difesa ma nelle squadre di club (Boca Juniors, Siviglia e Cardiff City, compagine della quale è stato l’acquisto più costoso della storia) ha sempre giostrato a centrocampo senza però mai variare la sua ricetta: ringhio continuo sulle caviglie avversarie e tanto, tanto agonismo per recuperare il prima possibile il possesso, tendenzialmente con l’anticipo, forse il pezzo forte del suo repertorio.

Meno tecnico e ancora meno predisposto all’impostazione da lontano del collega M’Vila con cui, si diceva, si alternerà lungo tutto l’arco della stagione, Medel è il prototipo del giocatore di quantità che raramente gioca male. Sia che la sua squadra sia votata all’attacco (e quindi occupi stabilmente la metà campo avversaria), sia debba guidare la resistenza a un assedio, il cileno non muta il suo atteggiamento di un ette: come lo vedremo dannarsi l’anima per coprire i buchi in mezzo al campo su rare ripartenze avversarie, con la stessa grinta il Pitbull sembrerà poter apparire dappertutto nel caso di un’Inter sofferente e chiusa a protezione della porta. È arrivato a Milano con tanti che parlavano di “nuovo Cambiasso”, sulla scia di alcune dichiarazioni dello stesso calciatore cileno, ma scordiamoci il Cuchu: Medel non c’entra quasi niente con l’ex vicecapitano nerazzurro e, per prima cosa, non garantirà mai lo stesso apporto del mediano albiceleste in zona gol. Tanto per capirci, il giocatore cileno non segna in campionato dal febbraio del 2013 e nell’arco di tutta la sua carriera fin qui ha fatto registrare appena 20 reti, niente a che vedere con l’ottima media realizzativa di Cambiasso.

L’ex Siviglia è però maturato molto negli ultimi anni sotto il profilo disciplinare: lo scorso anno, pur giocando in una squadra che alla fine è retrocessa e dunque disputando la gran parte delle partite arroccato là dietro, ha rimediato solo sei cartellini gialli. Davvero poco per un incontrista, specie considerando che l’anno prima ne aveva messi in fila nove (e due rossi) e che quello ancora precedente ne aveva visti addirittura sedici (!). Ricapitolando: media voto alta, gol pochissimi e non troppi cartellini, il perfetto profilo di un incontrista di spessore.

Lo prendiamo al fantacalcio? Perché no? Medel è uno di quei calciatori che faticano poco ad adattarsi a un calcio diverso da quello da cui provengono e il fatto che abbia già esperienza di Spagna e Inghilterra è una garanzia che possa giocare al suo livello sin da subito. Giocatore che si può considerare un “sei automatico”, può fare comodo in qualsiasi rosa. Detto di cartellini e propensione al gol, l’unica perplessità sul giocatore è legata al suo arrivo in nerazzurro piuttosto tardivo e si sa quanto Mazzarri preferisca schierare giocatori che abbiano svolto l’intera preparazione con lui; morale della favola: il mister di San Vincenzo potrebbe preferire M’Vila a Medel, perlomeno a inizio stagione, in quanto il francese è arrivato all’Inter durante il ritiro di Pinzolo e pertanto più addentro agli schemi del Biscione del compagno. Ciò nonostante crediamo che presto o tardi sarà il cileno a ritagliarsi lo spazio per giocare titolare in campionato e che, una volta raggiunto, non lo mollerà più. Dopo tutto stiamo parlando di un pitbull…

http://www.youtube.com/watch?v=uvH3vtYEQ4U

Giorgio Crico
Giorgio Crico
Laureato in Lettere, classe '88. Suona il basso, ascolta rock, scrive ed è innamorato dei contropiedi fulminanti, di Johan Cruyff, della Verità e dello humour inglese. Milanese DOC, fuma tantissimo.

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