Home » Brasile 2014, il personaggio: Miroslav Klose

Un personaggio al giorno, dentro o fuori dal rettangolo di gioco, fino al 14 luglio: durante tutti i Mondiali vi regaleremo quotidianamente la biografia compressa di giocatori e non solo. Oggi è il turno di Miroslav Klose, attaccante della Germania, che nella gara contro il Ghana ha raggiunto il brasiliano Ronaldo, con 15 reti, in testa alla classifica marcatori di tutti i tempi dei Mondiali.

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Ci sono dei calciatori che, quando sentono il profumo delle competizioni internazionali, si esaltano; ci sono giocatori che in Nazionale si trasformano e lasciano da parte la carta d’identità per presentarsi tirati a lucido in tornei come quello in corso in Brasile. Miroslav Klose, attualmente, è il prototipo di questa categoria di calciatori e, ieri, ha apposto il punto esclamativo sulla sua carriera, raggiungendo Luis Nazario da Lima, in arte Ronaldo, in testa alla classifica cannonieri di tutti i tempi dei campionati Mondiali, mettendo a segno la sua quindicesima rete nella gara contro il Ghana.

Nato a Opole, una città della Polonia, Klose si è trasferito in Germania in giovane età, ottenendo la nazionalità tedesca, che gli ha consentito di essere naturalizzato e arruolato nella Nazionale di calcio teutonica, con la quale ha messo a segno 70 reti in 133 presenze, risultando il calciatore più prolifico nella storia della Germania, davanti a Gerd Müller, fermo a quota 68 (in 62 presnze, però).

La stagione 2013/2014 del centravanti della Lazio non è stata certo la sua migliore in carriera, avendo giocato poco e avendo fornito prestazioni non all’altezza delle proprie indiscusse capacità: ha raccolto appena 25 presenze, con 7 reti all’attivo. Nell’ultima annata ha dato a molti (a torto o a ragione) l’impressione di tenere il freno a mano tirato, per preservare il suo fisico da trentaseienne in vista dell’attuale rassegna iridata.

Nonostante abbia rischiato seriamente, di non prendere parte alla spedizione carioca, alla fine è riuscito a ottenere la convocazione da parte del commissario tecnico Joachim Löw e, dopo aver osservato la prima gara dalla panchina, nella seconda partita, quando la sua Nazionale era sotto per 2-1 contro il Ghana dopo aver subito una sorprendente rimonta da parte degli africani, ha messo da parte guai fisici e carta d’identità ed è tornato a essere il solito “Super-Miro”.

Minuto 69 — Joachim Löw decide che è il momento di giocare il jolly e comanda a Klose di svestire la pettorina ed entrare in campo; il soldato Miro non aspettava di meglio e obbedisce: nel giro di due minuti scarsi tocca il suo primo pallone e consente alla Germania di conquistare il pareggio con un tocco, in spaccata, a porta vuota da vero rapace d’area di rigore.

Il resto è noto: solita capriola, esultanza da vecchio leone e altro primato in bacheca, grazie alla quindicesima rete nei campionati Mondiali di calcio (di cui 5 nei mondiali del 2002, 5 nel torneo del 2006, 4 nel 2010 e, per ora, 1 a Brasile 2014). Sono questi i calciatori che, grazie alla propria capacità di esaltarsi in manifestazioni come i Mondiali, dove la pressione è massima, entrano di diritto nella leggenda di questo sport.

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Puntate precedenti

13 giugno – Stipe Pletikosa
14 giugno – Stefano Bizzotto
15 giugno – Gary Lewin
16 giugno – il sorteggio
17 giugno – Pepe
18 giugno – Guillermo Ochoa
19 giugno – Iker Casillas
20 giugno – Roy Hodgson
21 giugno – Giorgio Chiellini