Giro d’Italia 2014, la presentazione della 20a tappa: l’inferno dello Zoncolan

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Il Giro d’Italia 2014 si appresta a vivere l’ultimo giorno dove si potrà far saltare il banco. La ventesima tappa, infatti, parte da Maniago per arrivare in cima alla salita più dura d’Europa (primato condiviso con lo spagnolo Alto de Angliru), lo Zoncolan, dopo 167 chilometri di corsa. Prima del “Mostro“, i corridori dovranno affrontare altri due Gran Premi della Montagna. E si tratta di ascese anche queste da non sottovalutare. La prima è il Passo del Pura, una salita catalogata di 1a categoria lunga 11,250 chilometri, con una pendenza media del 6,7% con una punta del 13% all’ultimo chilometro di ascesa. La cima è collocata a 63,3 chilometri dal traguardo. La seconda è la Sella di Razzo, erta di 2a categoria lunga 15,850 chilometri con una pendenza media del 4,3% e una punta del 15% proprio nei pressi dello scollinamento. La vetta è piazzata a 40,3 chilometri dalla conclusione. Di questi, i primi 30,2 sono tutti in discesa. Una discesa che termina a Ovaro. In quella località, inizia il “Mostro”, inizia la salita del Monte Zoncolan. Un’ascesa lunga 10,1 chilometri, con pendenza media dell’11% e tratti che presentano pendenze terribili come 18%, 20% e addirittura 22%. Un’erta dove non conterà alcuna tattica. Tranne una, elementare ma implacabile: chi ne avrà di più, andrà avanti e si metterà gli altri alle sue spalle. E quello che spera di fare Fabio Aru (Astana), che tenterà di recuperare i 41 secondi che lo separano dal secondo posto del colombiano Rigoberto Uran (Omega Pharma – Quick Step). Dopo la cronoscalata del Grappa di ieri, la Maglia Rosa Nairo Quintana (Movistar) sembra inattaccabile. E chissà che il colombiano non si “serva” dello Zoncolan per concedere il tris in questo Giro.

Giuseppe Pucciarelli
Giuseppe Pucciarelli
Nato a Salerno il 3 maggio 1986, laureato in Fisica, ex arbitro di calcio FIGC. “Sportofilo” a 360° con predilezione per calcio e ciclismo, è un acceso e convinto fantacalcista.

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