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Giro d’Italia 2014, la presentazione della 17a tappa: volata o fuga, questo è il dilemma

Dopo la tappa da tregenda caratterizzata da bufere – sia reali con la neve su Gavia e Stelvio che quelle dialettiche tra i direttori sportivi – sulla presunta neutralizzazione della discesa del Passo dello Stelvio che ha consegnato la Maglia Rosa al colombiano Nairo Quintana (Movistar), il Giro d’Italia 2014 riparte da Sarnonico per arrivare a Vittorio Veneto, per una diciassettesima tappa lunga 208 chilometri. Una frazione di respiro in mezzo alle difficili tappe di montagna di quest’ultima settimana di Giro. L’altimetria prevede infatti solo tre Gran Premi della Montagna di quarta categoria. Il primo è il Fastro-Scale di Primolano, salita lunga 3,8 chilometri con una pendenza media del 3,6% e cima collocata a 100,4 km dalla conclusione. Il secondo è il Santo Stefano, ascesa lunga 2,8 chilometri con pendenza media del 5% e punte del 13%. La vetta è piazzata a 45,5 km dal traguardo. Il terzo, forse il più conosciuto, è il Muro di Ca’ del Poggio. Un’erta lunga 1300 metri, ma con pendenze impegnative che arrivano fino al 19%. La cima è situata a 20 km dall’arrivo. Una frazione che sulla carta potrebbe essere destinata ai velocisti. Ma, dato che le ruote veloci sono arrivate a dir poco stremate al traguardo ieri e che sono parecchie le squadre che sono ancora a bocca asciutta in questo Giro, l’ipotesi di una fuga da lontano composta da uomini fuori classifica appare la più realistica.

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