Rugby League, ANZAC Test 2014: l’Australia rispetta il pronostico, ma la Nuova Zelanda esce a testa alta

-

Nonostante le assenze e il lancio di diversi giovani al debutto internazionale, la Nuova Zelanda ha creato più di qualche grattacapo alla fortissima Australia, nell’ANZAC Test 2014 di rugby league. Buona la risposta di pubblico, in una gara condotta inizialmente dai Kiwis, pragmatici e spavaldi quando necessario, ma alla lunga il maggior talento dell’Australia ha fatto la differenza, per il 30-18 finale. 

In cronaca, potente inizio della Nuova Zelanda: al 6′ Bromwich spezza l’equilibrio e segna rompendo il placcaggio, sino alla conversione di Johnson (0-6). Kangaroos punti sul vivo e subito bravi a riequilibrare le cose, grazie al gioco veloce e agli scambi per occupare il campo in tutta la sua larghezza: è il 12′ quando Bird, ex Catalans ora stella di Gold Coast e New South Wales, impatta con una meta che è emblema di una squadra che ha talento, forza fisica, coesione di gioco e abitudine a stare in gruppo. Poco dopo raddoppia Morris, da bella azione sulla destra con bell’assist di Thurston, illuminante come sempre e pulito in piazzola (6-12). È qui che ti aspetteresti che i Kiwis, rinnovati ma anche falcidiati dalle assenze, cedano ma la premiata ditta Harris-Moa confeziona 2 mete tra il 22′ e il 26′ e rimette il naso avanti, complice anche la precisione del solito Johnson quando c’è da convertire. L’Australia va al riposo sotto 12-18 e la ripresa pare un romanzo tutto da scrivere, coi campioni del Mondo in difficoltà e forse colpiti nell’orgoglio.

Foto New Zealand Kiwis
Foto New Zealand Kiwis

La ripresa vede i padroni di casa coesi e compatti, in un piano di gioco che conta di sfiancare i neozelandesi e colpirli al primo calo di lucidità. “It’s Test football” dicono i telecronisti ed in effetti a questo livello basta spegnere la luce per mezzo secondo per lasciarci le penne: le penalità si sprecano e la Nuova Zelanda non concretizza un paio di set in attacco consecutivi, sino al colpo alla giugulare, quello che fa male, firmato ancora da Morris al 52′. Se Thurston, nella serata dei calciatori, è ancora infallibile in piazzola, i neozelandesi pagano nuovamente la mancanza di profondità della rosa, quando la fatica subentra e per tenere il livello dei più forti hai speso davvero tutto: all’ora di gioco Inglis, a suo agio da centro come già visto al Mondiale, spegne la resistenza ospite e marca la meta che spegne i sogni di una Nuova Zelanda coraggiosa ma ancora lontana dai più forti. Completa il quadro dell’ANZAC Test 2014 Cooper Cronk, che al 71′ la mette quasi in mezzo ai pali e anticipa di 10′ la festa.

Come ormai è abitudine a livello di Test football, Jonathan Thurston migliore in campo. Semplicemente sublime l’asso dei North Queensland Cowboys, sia nel gioco che nei calci di conversione. Sulla tecnica di tiro dell’apertura del Queensland dovrebbero scriverci il manuale del calciatore perfetto, perché l’attuale Golden Boot trasforma in oro tutto quello che calcia: chapeau a uno dei più forti rugbisti della storia.

Esce sconfitta ma non ridimensionata la Nuova Zelanda, che ha perso Sonny Bill Williams prossimo a tornare al rugby a 15 a fine stagione e ha puntato su una politica che guarda al lungo termine, col lancio in prima squadra dei giovani più promettenti e il non proprio nascosto obiettivo di vincere i mondiali 2017. Nel frattempo, il prossimo Four Nations permetterà di aggiornare le gerarchie del rugby league internazionale, con l’Inghilterra chiamata a dimostrare che la crescita vista in Coppa del Mondo non era solo figlia del fattore campo.

AUSTRALIA-NUOVA ZELANDA 30-18 (12-18)
Arbitro: Shayne Hayne

https://www.youtube.com/watch?v=v2WywNF_abI

Matteo Portoghese
Matteo Portoghese
Sardo classe 1987, ama il rugby, il calcio e i supplementari punto a punto. Già redattore di Isolabasket.it e della rivista cagliaritana Vulcano, si è laureato in Lettere con una tesi su Woody Allen.

MondoPallone Racconta… Jupp Heynckes, re di coppe

Grazie al trionfo europeo alla guida del Bayern Monaco, Jupp Heynckes è entrato nella ristretta cerchia dei tecnici vincitori della Champions League con due...
error: Content is protected !!