Udinese, Guidolin: “Sono una risorsa importante per la società, non aggiungo altro.”

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Francesco Guidolin, allenatore dell’Udinese, al termine della sfida tra i bianconeri e il Napoli terminata con il risultato di 1-1, si è presentato davanti ai giornalisti per la solita conferenza stampa post partita.
Queste le sue principali dichiarazioni:

Riguardo al mio futuro impiego in società dico due cose: io non voglio lasciare l’Udinese e la società mi ritiene una risorsa e non vuole lasciarmi andare. Non aggiungo altro, parliamo della partita. Questa affermazione non darà soddisfazione ai media, ma questo è tutto quello che ho da dire. Per cambiare mestiere basta avere la testa e la voglia di misurarsi.

L’Udinese mi è piaciuta nel secondo tempo, nel primo speravo di vedere un altro ritmo. Ma ci sono delle spiegazioni: oggi abbiamo cambiato modulo ed era normale faticare; questo periodo ci dirà se questa squadra potrà reggere il 4-3-3. Non me la sento di criticare i miei ragazzi per il primo tempo un po’ guardingo contro una grande squadra come il Napoli. Nella ripresa abbiamo cambiato marcia soprattutto grazie a Pinzi che è stato il giocatore che ha dato qualcosa in più. Tutto questo è importante per il futuro: cambiare sistema di gioco ci può dare gli stimoli che potrebbero mancare viste le poche esigenze di classifica. Secondo me questa squadra con questo modulo di gioco può funzionare, anche con interpreti diversi in attacco: Muriel, per esempio, può fare anche l’attaccante esterno. Ciò che è certo è che dobbiamo lavorarci molto.

Non ho rimpianti per la nostra stagione; abbiamo avuto una partenza difficoltosa, ma anche senza quella avremmo avuto 4-5 punti in più. Averli avuti un mese fa, avrebbe avuto tutto un altro senso: avremmo potuto inseguire una posizione in Europa League. La nostra mentalità è sempre stata vincente: non dimenticate che io l’anno scorso ero l’unico a credere nella rincorsa in campionato.

La scelta di Muriel al posto di Di Natale è dovuta al fatto che vogliamo far crescere i giovani in questo finale di campionato. Ho parlato con Di Natale e non ci sono stati problemi, lui è venuto in panchina a tifare per i suoi compagni da gran professionista quale è.

Tornando ai moduli, sono aperto a qualsiasi tipo di formazione: lavoriamo su diversi sistemi in allenamento e ci proponiamo di portarli in campo la domenica, perché è lì che davvero si impara. Penso che questo gruppo possa affrontare queste situazioni.

Hertaux ha avuto un piccolo problema al pube, è uscito per quel motivo.

 

Stefano Tomat
Stefano Tomat
Nasce nel 1987 a Udine, gioca a calcio da quando ha 6 anni. Laureato in Relazioni Pubbliche e Comunicazione Integrata per le Imprese e le Organizzazioni.

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