Stefano Colantuono ha parlato della gara di San Siro nella conferenza stampa del post-partita. Orgoglioso della sua Atalanta, ha elogiato i suoi giocatori e la società.
“Non è stata difficile come si pensa. Nel secondo tempo, meglio l’Inter, ma è anche vero che nella prima frazione abbiamo avuto occasioni. Bravi noi a fare il gol alla fine. Se pensavamo di venire a San Siro a dettare legge non ci chiameremmo Atalanta, ma Real Madrid. Abbiamo fatto il nostro, siamo partiti forte, abbiamo messo l’Inter alle corde varie volte. Ne è venuta fuori una bella partita, poi chi riesce a fare un gol in più vince, è chiaro.
Sono rammaricato perché nella ripresa mi aspettavo qualche ripartenza in più, però abbiamo fatto bene. Il gol su palla inattiva fa parte del gioco: in quelle partite che, soprattutto in Italia, non riesci a chiudere, rischi tanto. La quota salvezza è raggiunta, daremo il meglio fino alla fine, ma non chiedetemi della prossima stagione, prima dobbiamo onorare questo campionato. L’Atalanta in questi anni non ha mai vivacchiato: viene da quattro ottimi campionati, buon clima e rapporti societari.
Sul doppio regista, nulla di nuovo: oggi probabilmente hanno giocato meglio, ma noi attuiamo sempre questo dettame tattico. Abbiamo sempre cercato di farli ruotare: sono giocatori che servono tanto per costruire. Il futuro di Bonaventura non dipende da me, né da lui. La sua crescita è stata talmente grande, che di squadre interessate ce ne sono tante. Nica mi ha soddisfatto, l’ho tolto solo perché ammonito. Oltretutto non giocava titolare da tanto, non volevo rischiare infortuni o affaticamento. Maxi Moralez ha un problema ai collaterali, dobbiamo verificare”