Ferrari, parla Räikkönen: “Dobbiamo migliorare la competitività della F14 T”

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Dopo il debutto certamente non trascendentale nel GP d’Australia (settimo sotto la bandiera a scacchi, n.d.r.), gara che ha segnato l’inizio della sua seconda esperienza in Ferrari, Kimi Räikkönen ha cercato di tracciare un primo, seppur molto provvisorio, bilancio di questi mesi di lavoro. Condividendo il pensiero dell’altro ferrarista Alonso, il finlandese ha ammesso i limiti attuali della Rossa, guardando tuttavia in maniera ottimistica verso il futuro a patto che i problemi individuati possano essere risolti a breve.

Io credo che all’inizio di una stagione come questa, con gomme e soprattutto vetture completamente nuove, si imponga come primo obiettivo quello di raggiungere la bandiera a scacchi. Noi ci siamo riusciti e io sono finalmente stato in grado di percorrere l’intera distanza di gara con questa vettura”, le parole dell’ex campione del mondo riportate sul sito ufficiale della Ferrari.

Sono in questo mondo da un bel po’ di tempo. Posso dire che non è certo la prima volta che mi capita di vivere un primo weekend di gara difficile. Abbiamo identificato alcune problematiche generali che devono essere affrontate a Maranello e anche diversi aspetti relativi alla ricerca del miglior assetto per la mia vettura e che riguardano il sistema brake-by-wire (il nuovo sistema elettronico che comanda la frenata al posteriore, n.d.r.). Il corretto assetto di questo dispositivo è sicuramente un aspetto che contribuisce al miglioramento del feeling generale con la vettura perché favorisce molto le fasi di ingresso in curva. Detto questo, la F14 T è migliorata sempre di più dal venerdì al sabato e rimanere fuori dal Q3 non è stata una questione di competitività”.

Per prima cosa bisogna mantenere la calma: il team è coeso, sappiamo cosa dobbiamo fare e come operare per ottenere più prestazione. Sappiamo anche che questo processo di sviluppo non si completerà nel giro di una notte, per questo è necessario essere pazienti e riuscire a concentrarci al massimo sul nostro lavoro senza guardare gli altri. Sono certo però che, se faremo le cose nel modo giusto, già nella prossima gara in Malesia i risultati saranno decisamente migliori“, conclude il finlandese, pronto a gettarsi alle spalle un primo GP davvero anonimo.

Michele Pannozzo
Michele Pannozzo
Nato a Fondi (LT) il 18 gennaio 1984, è laureato in Teoria della Comunicazione. Scozzese di adozione, vive a Edimburgo, dalla quale non smette di coltivare le sue sue maggiori passioni: il calcio e la scrittura.

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