L’Olympiakos è campione di Grecia: battuto il Panthrakikos

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L’Olympiakos cerca la vittoria che vorrebbe dire scudetto, non solo per ovvi motivi legati al quarantunesimo successo nel campionato greco, ma soprattutto per godere di un’iniezione di fiducia in vista del ritorno di Champions League all’Old Trafford contro il Manchester United, dopo le due scoppole consecutive rimediate nelle sfide contro Panathinaikos e PAOK. Il Karaiskaki è vuoto, a causa dei ripetuti lanci di oggetti (uno dei quali ha centrato in pieno Giannis Anastasiou) in occasione del derby degli eterni nemici. Michel fa ampio turn over in difesa, ma preferisce far scaldare i muscoli ai titolari nella metà alta del campo, mentre Mantzios deve fronteggiare assenze importanti, tra cui i lungodegenti Cases e Igor, motori dell’attacco tracio.

KARAISKAKI DESERTO – Nell’insolito silenzio dello stadio del Pireo, l’Olympiakos inizia con convinzione, mettendo subito in chiaro la sua volontà di vittoria. Nei primi minuti è José Holebas a scatenare il panico nell’area avversaria, prima con un bel cross per la testa di Valdéz e poi con un gran tiro deviato da Athanasiadis. Il Panthrakikos appare ben organizzato in difesa e prova a rompere il dominio offensivo biancorosso architettando qualche azione, ognuna delle quali viene però spenta sul nascere dalla truppa di Michel. Il gol arriva al 35′: Chori Dominguez sfodera un bel tiro, deviato da Nelson Valdéz in leggera posizione di fuorigioco. Secondo gol in campionato per il paraguaiano ex Borussia Dortmund. Le cose si mettono ancora peggio per gli ospiti, quando il capitano Achilleas Sarakatsanos stende lo stesso Valdéz e si prende il secondo giallo.

UNO E’ TROPPO POCO – La ripresa non cambia il copione della gara: il Panthrakikos, sotto di un uomo, si chiude a riccio e prova qualche sgambata dalle parti di Roberto, per tentare un’impresa impossibile. L’Olympiakos, infatti, va vicino al raddoppio con un bel colpo di testa di Avraam Papadopoulos, ma soprattutto al 52′, quando Dominguez libera il destro e fa tremare la traversa di Athanasiadis. Mantzios inserisce un uomo di rottura come Antonis Ladakis, segno che non vuole correre il rischio di un’imbarcata e il colpo di testa di Papazoglou ben parato dal portiere sembra dare adito ai timori dell’allenatore greco. Michel inserisce le seconde linee in attacco, in modo da prevenire eventuali affaticamenti tra coloro che all’Old Trafford dovranno fare la differenza. Dopo la bella parata di Athanasiadis su Fuster, Ben Shabat commette fallo da rigore, trasformato dallo stesso Fuster nel 2-0 finale. Finalmente i tifosi possono urlarlo (da fuori): quarantuno volte campioni!

 

OLYMPIAKOS PIREO – PANTHRAKIKOS: 2-0 (1-0)
Olympiakos (4-2-3-1): Roberto; M. Torres, A. Papadopoulos, A. Papazoglou, Holebas; Maniatis, Samaris; Campbell, Dominguez (71′ Machado), H. Pérez (58′ Fuster); Valdéz (71′ Scepovic). A disp.: Pelé, Ndinga, Megyeri, Bong. All.: Michel.
Panthrakikos (4-2-3-1): G. Athanasiadis; Christou (67′ Makrydimitris), Ben Shabat, Sarakatsanos, Diogo; M’Bow, Romeu; Katharios (82′ Zdravos), Molina (59′ Ladakis), Baykara; Chasomeris. A disp.: Triandafyllou, Paschalis, Seydan. All.: Mantzios.
Arbitro: Giorgos Kizas.
Marcatori: 35′ Valdéz, 90′ rig. Fuster.
Note: ammonizioni: Sarakatsanos, Ben Shabat (P). Espulsioni: 41′ Sarakatsanos (P).

Francesco Piacentini
Francesco Piacentini
Pavese classe '91, laureato in scienze politiche, per lui lo sport è uno specchio su cui si riflette la storia di un popolo. Stregato dal calcio inglese e greco, ama la politica, l'heavy metal e il whiskey.

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