Guarín, il giocatore che può cambiare gli schemi di Conte

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Il bello del calciomercato sta proprio in notizie come quelle di ieri: scambio improvviso tra Vučinić e Guarín. La notizia arriva come un fulmine a ciel sereno, senza che nessuno potesse aspettarselo. Entrambi i giocatori erano sul mercato, i tifosi erano pronti a salutarli, entrambi dovevano cambiare “aria” e finire in Premier League: seguito dall’Arsenal il bianconero, corteggiato dal Chelsea il colombiano. Invece no. Ieri mattina la voce di uno scambio di giocatori tra i due club, ed ecco che tra i tifosi piovono i vari commenti, soprattutto da quelli di sponda interista che rischiano di far saltare tutto l’affare. Perché cedere uno dei giocatori più talentuosi della rosa a una squadra dello stesso campionato, e che squadra aggiungerei, rivale oltretutto? Questa mattina invece si sono riaperte le trattative e sembra proprio che lo scambio sia destinato a compiersi, anche a luce delle volontà e delle dichiarazioni dei singoli giocatori: il colombiano ha dichiarato che non si sarebbe più allenato alla Pinetina se fosse saltato il tutto, e il montenegrino invece scalpita per un posto da titolare che alla Juventus non avrebbe più garantito. Torniamo però alle reazioni tra i tifosi. Tutti sono rimasti stupiti. Io stesso sono tra questi. Parlo da juventino. Parlo da tifoso che, come tutti, sognano il 30esimo scudetto (o 32esimo che dir si voglia). Parlo da tifoso che vuole anche la Coppa Italia. Parlo da tifoso che vuole vedere la propria squadra giocare la finale di Europa League tra le mura amiche e alzare quella coppa tanto “snobbata”. Parlo da tifoso che si fida ciecamente di Conte e che mai andrebbe contro le sue scelte di questi anni (farlo sarebbe da pazzi, visti i risultati). Ma parlo anche da tifoso che sogna un gioco diverso per la sua Juventus, per questo la notizia non mi ha lasciato per nulla con l’amaro in bocca, anzi.

Con l’arrivo del colombiano, sicuramente si aprono le porte a nuovi moduli e a nuovi sistemi di gioco. Partiamo dal rodato e ormai inossidabile 3-5-2: Guarín si inserirebbe perfettamente al posto di uno dei tre centrocampisti, cosa non da poco visto che la squadra è impegnata in 3 competizioni differenti e giocatori freschi sono sempre indispensabili. In Italia questo modulo sembra perfetto, la Juventus sembra una vera schiacciasassi. Ma in Europa? Durante questa stagione sono arrivate molte critiche al gioco di Conte per non aver mai schierato la difesa a 4.

Allora perché non provare?  Difesa a 4 (con Lichtsteiner, Barzagli, Bonucci e Chiellini), 3 centrocampisti (e qui Conte avrebbe l’imbarazzo della scelta con Vidal, Pogba, Marchisio e Pirlo) un trequartista (il “nuovo” Guarin appunto, già usato in questo ruolo durante la gestione Stramaccioni all’Inter e prima ancora durante la sua esperienza al Porto con Villas Boas) e il “solito” duo Tévez-Llorente. Il tecnico salentino, inoltre, potrebbe ispirarsi al neo-tecnico rossonero Clarence Seedorf e provare un 4-2-3-1: ad affiancare il trequartista centrale Guarín, potrebbero esserci Asamoah a sinistra e Pepe a destra. Il colombiano è dotato di un buon tiro dalla distanza, da una buona visione di gioco e da quella cattiveria agonistica che serve sempre durante le partite che contano. Insomma, Guarín è un po’ il nuovo jolly per Antonio Conte: sta a lui ora giocarselo al meglio per rinforzare ulteriormente una squadra che in Italia sembra perfetta. Se poi dovesse arrivare uno tra Cerci e Diamanti, beh, tanto meglio.

Luca Ghigliani
Luca Ghigliani
Nato a Voghera il 17 febbraio dello stesso anno in cui Del Piero approda alla Juventus, bianconero dalla nascita, ammira il calcio offensivo e gli allenatori che adottano questo stile di gioco.

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