ESCLUSIVA MP – Elisa Lecce: “Il rientro è stato durissimo”

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Prosegue il nostro viaggio nel calcio femminile ed in questa occasione abbiamo deciso di intervistare Elisa Lecce, talentuosa centrocampista dell’Inter Milano che ha deciso di rimettersi in gioco (nel vero senso della parola) dopo un anno sabbatico. La giocatrice di ha concesso un’intervista dove esprime tutta la sua voglia di fare parte di questo mondo.

Buongiorno Elisa. Parliamo in primis di te della tua carriera. Da quanto tempo giochi a calcio? Come è nata questa tua passione? Cosa trovi in questo sport di unico e eccezionale?

Ho iniziato a giocare quando avevo quattro anni. Seguivo mio fratello, di due anni più grande, che andava ad allenarsi e sempre più spesso mi fermavo anch’io. All’inizio non era niente di serio; dopo i miei hanno iscritto anche me alla scuola calcio maschile del mio paese (Torre Orsaia). Il calcio mi dà gioia e mi tranquillizza quando mi capita di essere nervosa, riesco a sfogarmi. E poi è bellissimo vedere la palla rotolare in rete, esultare e vedere tutto il pubblico felice per il tuo gol.

Quale è esattamente il tuo ruolo? Quali sono i tuoi punti forti e le tue caratteristiche principali?

Fino a quando ho giocato con i maschi ero una “mezza punta”. In under 19, invece, ho iniziato a giocare come esterno alto di attacco, perché penso di essere abbastanza veloce palla al piede e spesso riesco a saltare l’uomo. Un’altra delle mie caratteristiche è il tiro: uso entrambi i piedi e me la cavo abbastanza bene.

Sei stata una delle stelle della Nazionale Under-17 e Under 19: cosa vuol dire questo per te? Come è stata come esperienza a livello tecnico ed umano? Come vedi le rappresentative maggiori attualmente? Cosa ne pensi dell’Italia di Cabrini?

È stato bellissimo far parte delle giovanili della nazionale, anche perché ero l’unica ragazza del sud Italia fino a qualche anno fa. Da queste esperienze ho imparato molto a relazionarmi con gli altri, ho imparato l’inglese e ho visto posti fantastici che altrimenti avrei solo sognato di visitare. A volte, però, è stato difficile stare lontano da casa per molto tempo e trovarmi ad affrontare alcune situazioni da sola. Che dire della nazionale maggiore..penso che sia un gruppo collaudato ormai, le ragazze si conoscono molto bene e sono molto contenta che alcune mie ex compagne di under siano salite in maggiore!

Hai deciso di prendere un anno sabbatico per motivi di studio ed ora sei tornata in campo nel palcoscenico della Serie A. Come è stato questo rientro? Te lo aspettavi migliore o peggiore?

Il rientro quest’anno è stato durissimo, non pensavo sarebbe stato cosi e non pensavo che un anno avrebbe influito cosi tanto sulla condizione atletica. Adesso però credo di essere pronta dal punto di vista fisico. Devo solo ritrovare fiducia nei miei mezzi. Spero di fare bene in questo girone di ritorno.

Il Calcio Femminile in Italia in questo momento è in una fase di grande trasformazione e di potenziale crescita. Come la vedi “dall’interno”? Secondo te si sta facendo tutto il possibile o manca qualcosa?

Il calcio femminile in Italia manca di tutto: di strutture, di soldi, di persone che credano in noi. Nella mia squadra tutto questo fortunatamente non manca, ma ogni anno ci sono società, anche grandi, che sono costrette ad abbandonare perché non hanno più finanziamenti. Comunque, spero che la gente si appassioni al nostro movimento sempre di più e spero che finalmente un giorno anche in Italia il calcio femminile si giochi a livello professionistico.

Quest’anno militi nell’Inter Milano, formazione che sta lottando per non retrocedere. Quali sono, secondo te, i punti forti della squadra e quali i punti deboli? C’è qualche compagna che secondo te è la punta di diamante della formazione?

Innanzitutto, faremo il possibile per non retrocedere e la posizione che occupiamo in classifica ci sta molto stretta. Prese singolarmente siamo tutte molto forti: siamo complete in tutti i settori. Probabilmente in alcune partite abbiamo peccato di inesperienza nella massima serie, ma siamo fiduciose perché ci stiamo conoscendo sempre meglio e, partita dopo partita, stiamo diventando sempre più affiatate, rendendo così più unita e più forte la squadra.

L’ultima domanda è per te: cosa vede nel futuro per sé Elisa Lecce?

Per quanto riguarda il futuro imminente, spero di riuscire a concludere al meglio questa stagione, giocando più partite possibili nel girone di ritorno. Mi piacerebbe rivivere le emozioni che mi ha regalato la maglia azzurra della Nazionale, ma soprattutto spero di conseguire la laurea in Scienze Motorie al meglio delle mie possibilità.

Stefano Pellone
Stefano Pellone
Parte-nopeo e parte bolognese, ha collaborato a vari progetti editoriali e sul web (Elisir, Intellego, Melodicamente). Ha riscoperto il piacere del calcio guardando quello femminile.

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